Massimiliano Daddani, poliziotto indagato per aver calpestato ragazza a Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2014 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Massimiliano Daddani, poliziotto indagato per aver calpestato ragazza a Roma

Massimiliano Daddani, poliziotto indagato per aver calpestato ragazza a Roma

ROMA – “Pensavo fosse uno zaino“, ha detto il poliziotto artificiere Massimiliano Daddani. Queste le parole del poliziotto indagato per lesioni, dopo essere stato ripreso e fotografato mentre calpestava una ragazza già in terra durante gli scontri del 12 aprile a Roma. Daddani, dopo che dai video era partita la caccia al poliziotto, si è presentato in Questura e ha dato la sua versione dei fatti.

Una versione che non convince, tanto chiare erano le immagini che hanno portato Alessandro Pansa, capo della polizia, a dichiarare: “Abbiamo un cretino in divisa da identificare”.

Lui però si difende: ammette di aver calpestato la ragazza, Deborah Angrisani, ma dichiara di aver pensato che si trattasse di uno zaino abbandonato:

“Sabato scorso ero in servizio perché sono un artificiere. Nel momento degli scontri ero distratto perché cercavo eventuali ordigni inesplosi. Non mi sono accorto di aver calpestato una ragazza. Pensavo fosse uno zaino”.

E ancora:

L’ho visto in tv , non mi sono proprio accorto delle persone che erano per terra. Soltanto guardando la televisione che mandava le immagini ho scoperto che cosa era accaduto. Soltanto allora ho visto che si trattava di una ragazza e ho notato il giovane che le stava sopra”.

Ora nei confronti di Daddani è stata aperta un’inchiesta, basata anche sulla relazione della Digos, che gli contesta il reato di lesioni aggravate dall’abuso di potere. La ragazza non ha ancora sporto denuncia e il fascicolo è stato aperto d’ufficio, spiega il Corriere della Sera:

“«le lesioni volontarie si possono contestare soltanto con una prognosi superiore a venti giorni e dunque per poter procedere è necessario il referto medico»”.