Massimo Bossetti colpevole, il genetista: “Dna inconfutabile perché…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2016 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Bossetti colpevole, il genetista: "Dna inconfutabile perché..."

Massimo Bossetti colpevole, il genetista: “Dna inconfutabile perché…”

BERGAMO – Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato in primo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio all’ergastolo, è stato incastrato soprattutto dal dna. Sul corpo straziato della tredicenne c’era una sua traccia. Ed è stato questo, tra tutti, l’indizio che più ha pesato al processo. Un indizio contestato duramente dalla difesa. Perché il dna nucleare corrispondeva, quello mitocondriale no. Eppure, spiega al Corriere della Sera il genetista Emiliano Giardina, che quel dna è decisivo. Che è di Bossetti e che è impossibile, come sostenuto da alcuni innocentisti, che sia stato “trasportato” intenzionalmente da terzi sul corpo di Yara. Così Huffington Post riporta quanto detto dal genetista:

“Bossetti è stato identificato attraverso il Dna nucleare. Il suo combaciava con quello di “Ignoto 1”, cioè della persona che ha lasciato la sua traccia biologica sugli indumenti della ragazzina. E non mi vengano a dire che lo si può trasportare: il Dna si trasferisce soltanto per contatto diretto. Tutto questo è inconfutabile”.

(…)

I difensori di Bossetti hanno sempre sottolineato che quella traccia genetica doveva essere ripetuta anche per il fatto che l’unico a combaciare con il profilo dell’imputato era il dna nucleare, e non quello mitocondriale.

“Vorrei ricordare che davanti a tracce biologiche così complesse come quelle trovate sugli indumenti di Yara l’esame per risalire al mitocondriale non si fa. Non succede praticamente mai. Noi lo abbiamo fatto soltanto per arrivare alla madre, non per identificare “Ignoto 1″”.

Conclude Giardina:

Il fatto che il dna del carpentiere coincida con quello rintracciato sugli indumenti della ragazzina prova anche, per il genetista, la presenza in loco dell’assassino: “Il dna non è trasportabile ma si trasferisce solo per contatto diretto”. Dunque non starebbe in piedi la difesa di Bossetti secondo il quale qualcuno potrebbe avergli rubato un attrezzo contaminato del suo dna per poi uccidere Yara.