Massimo Giuseppe Bossetti: ancora rissa in aula su furgone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2016 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA

BERGAMO – Ennesimo scontro in aula sul furgone di Massimo Giuseppe Bossetti al processo per l’omicidio di Yara Gambirasio: la mattina del 15 gennaio c’è stata la deposizione del consulente della difesa Ezio Denti. Al centro del dibattimento le riprese video, nelle quali si vede un furgone che per la procura è quello di Bossetti, mentre per la difesa non è provato sia il suo. Il pm Letizia Ruggeri ha contestato a Denti di aver appreso della procedura di estrapolazione delle immagini delle telecamere da una rivista dei carabinieri. Denti ha rilevato alcune difformità di orari nelle telecamere di una ditta di Brembate Sopra che riprendono il passaggio del furgone Iveco Daily.

Si è quindi discusso su una macchia di ruggine, che per la procura conferma che il furgone è quello di Bossetti, ma il perito di parte ha risposto di non poter dire che la macchia sia di ruggine. “Sono pilota di elicotteri e supero la visita medica ogni sei mesi”, ha evidenziato Denti. “Io invece sono miope ma la macchia la vedo”, ha ribattuto la pm. Quanto poi alle maniglie che proverebbero per la difesa che il cassonato de furgone è diverso da quello dell’imputato, il pm ha sostenuto che non si tratta di una maniglia, bensì della recinzione dell’azienda che oscura in parte la strada.

“Le parti si limitino alle domande ammesse, senza commentare. E dal pubblico non devono arrivare brusii o commenti. È l’ultimo avviso, altrimenti le prossime udienze saranno a porte chiuse”. Si è aperta con questo richiamo del presidente della corte Antonella Bertoja l’udienza di questa mattina. Il richiamo è arrivato a seguito di quanto avvenuto nella precedente udienza, che era stata infatti sospesa per una discussione tra pm e il consulente della difesa Ezio Denti in merito alle sue qualifiche professionali. “Basta dibattiti e solo domande secche – ha precisato il giudice -: sono inoltre vietate domande ai testimoni su qualifiche personali o qualità morali”. Nel corso del dibattimento una spettatrice sorpresa a commentare è poi stata cacciata dal giudice e identificata dai carabinieri.