Masterchef, Spyros licenziato fa causa al ristorante

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Febbraio 2016 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA
Masterchef, Spyros licenziato fa causa al ristorante

Masterchef, Spyros licenziato fa causa al ristorante

ROMA – Masterchef, Spyros Theodoridis, primo vincitore del talent culinario di Sky nel 2011, sembrava avviato a una brillante carriera da cuoco: nel dicembre 2014 aveva inaugurato il locale 1945 a Modena, la sua città. Ma a distanza di poco più di un anno dall’inaugurazione, la collaborazione tra Spyros e la direzione del ristorante si è conclusa nel peggiore dei modi.

La vicenda viene raccontata dalla Gazzetta di Modena: Spyros ha lasciato il lavoro per “problemi di varia natura” che la direzione non ha voluto specificare. Il primo Masterchef italiano, da par suo, ha deciso di fare causa al locale: “Purtroppo quell’avventura è durata poco e ho dovuto lasciare la guida del ristorante nei mesi scorsi. Ho deciso di fare causa – ha aggiunto – perché ho notato che non c’è stato un comportamento corretto nei miei confronti”. Ora, in attesa del verdetto, Spyros ha intenzione di aprire un piccolo locale, “due o tre volte a settimana, che possa ospitare una dozzina di persone in modo da permettere loro di entrare in contatto con lo chef”.

Serena Arbizzi per LA Gazzetta di Modena scrive:

Dopo i primi tempi in cui il ristorante è stato lanciato puntando sulla notorietà del vincitore di Masterchef, sono subentrati problemi di varia natura. Dalla direzione del Boiardo Hotel di Scandiano, nel cui complesso è incluso il ristorante in questione, interpellati dalla Gazzetta, confermano che il rapporto di collaborazione con Spyros si è interrotto e che, pertanto, lo chef non lavora più lì, ma per via telefonica non hanno voluto rilasciare ulteriori ragguagli sulla vicenda che non terminerà in modo pacifico, vista la causa in corso. Ma Spyros non è persona che si abbatte e guarda avanti. Ai nuovi progetti.

«Il mio sogno nel cassetto è ora quello di dare vita a un locale che possa ospitare al massimo dieci/dodici persone, dove gli ospiti possano stare a diretto contatto con me affinchè io possa raccontare loro i piatti. Un luogo aperto due o tre volte alla settimana» confida lo chef.