Mauro Marin, ex Gf10: “Sono stato truffato”

Pubblicato il 26 Agosto 2011 - 22:12 OLTRE 6 MESI FA

Mauro Marin (Foto Lapresse)

ROMA – Stavolta non c’entra la sua vittoria al Grande Fratello: Mauro Marin, vincitore dell’edizione numero 10, ha subito una truffa. Lui, proprietario insieme alla famiglia del salumificio Marin di Castelfranco Veneto, ha appena perso 10mila euro. “Un assegno scoperto. Ho perso diecimila euro – racconta Marin. – Lo scorso aprile ho fornito salumi per quella somma a Chiusa di San Michele, in provincia di Torino. Ero stato contattato via mail per questo ordine, da una ditta di ortofrutta che si è rivelata in realtà solo un prestanome”.

Al momento della consegna della merce, Marin ha incontrato i due truffatori: “Ho consegnato loro la merce, entrambi erano calabresi – continua il titolare del salumificio -. Hanno staccato un assegno per l’importo in questione, firmato con il nome dell’azienda “Ortofrutta”. I primi di agosto l’assegno è tornato protestato per mancanza di fondi”.

Le due persone non erano più rintracciabili. “Ho anche scoperto che avevano già truffato altri grossisti. La cosa particolare è che tramite questi due che consideravo clienti, mi ha contattato qualche tempo dopo un’azienda sempre in Piemonte. Sono andato per consegnare la merce, ma ho trovato un magazzino dismesso. Poi mi sono fatto mostrare lo stabilimento e di certo quello non era in condizioni idonee per degli alimenti. Ho preso la mia merce e me ne sono andato. Ho chiamato i carabinieri. Volevo fare un servizio con Le Iene, ma nel frattempo l’azienda risultava trasferita”.

“L’unica cosa da fare era denunciare queste due persone, di cui però non conosco il nome, – precisa Marin. – Il maresciallo Currò di Castelfranco è stato molto disponibile e ha subito contattato i colleghi torinesi, che erano già a conoscenza di due truffatori calabresi ancora in libertà. Probabilmente non riuscirò a recuperare il mio denaro, però spero che le forze dell’ordine trovino queste persone. Non è possibile che in un periodo di crisi succedano queste cose, danneggiano il mercato e gli imprenditori”.