Mauro Zoppi ha infarto nel bosco: si salva grazie ad una foto ai soccorsi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2017 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Mauro Zoppi ha infarto nel bosco: si salva grazie ad una foto ai soccorsi

Mauro Zoppi ha infarto nel bosco: si salva grazie ad una foto ai soccorsi

ROMA – Un uomo avverte un malore nel bosco, sta per arrivare un infarto. Mauro Zoppi, di Maccarese, era solo e appena avvertito il dolore al petto ha chiamato i soccorsi. L’uomo ha allertato la Protezione civile di Fiumicino e ha inviato una foto: proprio grazie a questa immagine i soccorritori sono riusciti a trovarlo e a trasportarlo d’urgenza all’Aurelia Hospital, dove è stato curato.

Umberto Serenelli sul quotidiano Il Gazzettino racconta l’incredibile salvataggio e la tenacia dei volontari, tra cui anche il figlio dell’uomo disperso nel bosco, Matteo, che sono riusciti così soccorrere Mauro Zoppi. Il figlio stava lavorando nella sede della Protezione civile a Fiumicino quando riceve la chiamata di aiuto del padre: “Sto male, non mi posso muovere, manda qualcuno”. Poi la linea cade, ma arriva una foto accompagnata dalle parole “carote, culpo, cuore”:

“Un rompicapo risolto dall’attenta riflessione di Alfredo Diorio, delegato del sindaco alla Protezione civile. «Grazie al piano di protezione civile e alle aerofotogrammetrie del territorio – precisa Diorio – abbiamo individuato il posto collegandolo all’azienda agricola che produce “carote” di proprietà della famiglia “Culpo”. Sulla parola “cuore” abbiamo dedotto che fosse in corso un infarto”.

I soccorsi partono alla volta del boschetto di Maccarese e iniziano a cercare l’uomo, che si era avventurato tra le dune a caccia di asparagi. Mauro, 54 anni, aveva difficoltà respiratorie ed era in stato confusionale:

“Il personale del 118 ha dovuto sostare su viale Monti dell’Ara e i sanitari percorso un centinaio di metri tra le sterpaglie per portare le prime cure. Quindi è stato caricato su una barella e condotto all’ambulanza che ha poi raggiunto l’ospedale sulla via Aurelia.

«Ringrazio quanti hanno collaborato al mio difficoltoso ritrovamento – precisa Mauro Zoppi, che dopo una serie di accertamenti è stato dimesso dall’ospedale romano – in particolare ai volontari della protezione civile. Quando sarò nella condizione di muovermi intendo recarmi nella loro sede per abbracciare questi angeli che mi hanno permesso di poter raccontare quanto accaduto oggi. Grazie a tutti»”.