Mazzette sui bambini, mangiati a tavola 13mila € dei ciechi: 3 arresti a Milano

Pubblicato il 8 Ottobre 2012 - 15:25 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Mazzette per l’appalto delle colonie per bambini gestite dal comune di Milano, cene di lusso pagate con 13mila euro di soldi pubblici destinati ai ciechi: queste alcune delle circostanze di cui sospettano i magistrati di Milano e che hanno portato all’arresto, con l’accusa di corruzione e truffa, un funzionario dell’assessorato alla Famiglia del Comune di Milano, Patrizio Mercadante, il segretario generale dell’Istituto dei ciechi Antonio Picheca e il titolare di una società di viaggi, Dario Zambelli.

Secondo i pm, sarebbero stati distribuiti 38 milioni di euro di appalti per la gestione delle case vacanza per ragazzi a Pietra Ligure e a Cesenatico a una società bergamasca, la Borgunitour di Dario Zambelli, che non aveva alcun requisito per ottenerli. In cambio al funzionario comunale Patrizio Mercadante, che è stato anche responsabile del comitato elettorale dell’ex assessore del Pdl Mariolina Moioli, sarebbe stata versata una “mazzetta” da centomila euro relativa a consulenze fittizie.

Picheca assieme ad altri indagati si sarebbe invece procurato, secondo i magistrati, un ingiusto profitto in relazione a presunte spese sostenute per il progetto “Uno sguardo sulla città” della Fondazione Pini, concorso artistico di disegno riservato agli alunni delle scuole, nel 2001. In pratica avrebbero ottenuto un finanziamento da 100mila euro per un progetto che aveva un costo pari a zero. Fu Patrizio Mercadante a deliberare, il 25 luglio 2008, il finanziamento di 100 mila euro in favore della Fondazione Adolfo Pini, all’epoca rappresentata dal Picheca, per la gestione del IV piano Infanzia e Adolescenza, come da proposta a firma dell’assessore Mariolina Moioli. Contestualmente, Picheca avrebbe intascato una presunta mazzetta da 20mila euro, spacciata come pagamento di una consulenza prestata alla stessa Fondazione Pini.

Una parte di quei soldi pubblici, ossia 13 mila euro, sarebbe stata impiegata, secondo i pm, per l’organizzazione della cena “La tavola dell’arte”, tenuta presso i locali della Fondazione Adolfo Pini il 6 ottobre del 2011. “La cena in oggetto – scrive il gip di Milano, Maria Vicidomini – fu particolarmente raffinata e costosa, atteso che per una trentina di invitati venne disposto un servizio di catering per un valore di circa 4mila euro e furono altresì predisposti eleganti biglietti di invito, accompagnati da cofanetti realizzati a mano contenenti cioccolatini (euro 2.838,66)”.