Meredith. Chi l’ha uccisa se Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono innocenti?

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Marzo 2015 - 11:16 OLTRE 6 MESI FA
Meredith. Chi l'ha uccisa se Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono innocenti?

Meredith Kercher, Rudy Guede, Raffaele Sollcecito, Amanda Knox

ROMA – Chi ha ucciso Meredith Kercher? Se Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono innocenti, come ha stabilito la Cassazione, dopo 8 anni dal delitto di Perugia e oltre 10 ore di camera di consiglio, che li ha assolti in via definitiva, chi c’era quella maledetta notte tra il primo e il 2 novembre nella villetta di Perugia dove Amanda e Meredith vivevano?

La cronaca giudiziaria dice Rudy Guede, che scelse il rito abbreviato e fu condannato, lui solo, a 16 anni di reclusione. Ma la sua era una condanna per “concorso in omicidio”, il ché presuppone che non abbia agito da solo, che quella notte c’era anche qualcun’altro insieme a lui.

L’ivoriano ha da subito ammesso la sua presenza nella villetta del delitto, affermando però di essere stato in bagno mentre la Kercher veniva uccisa da altre due persone. Guede ha poi sostenuto più o meno espressamente che in casa c’erano anche Amanda e Raffaele. I due hanno però sempre negato di essere stati nella villetta la sera dell’omicidio. Erano invece – hanno detto più volte – a casa di Sollecito dove avrebbero dormito.

Se si considerano le riduzioni di legge, Guede dal 20 febbraio scorso risulta aver scontato già la metà della sua pena e, secondo la legge, ora potrebbe usufruire dei permessi premio cui ha diritto, che ammonterebbero a 40 giorni in un anno. Ma finora si tratta solo di un’eventualità.

Intanto la famiglia Kercher è costretta a fare i conti con una sentenza “difficile da digerire”. Nessuna giustizia per Mez, uccisa non si capisce bene da chi mentre si trovava in Erasmus in Italia, lontana dalla sua famiglia e dai suoi amici. “Uno shock” per i suoi cari, allora come oggi.

Ecco allora tutte le tappe della vicenda, per provare a fare chiarezza. Dopo 8 anni e 5 gradi di giudizio Amanda e Raffaele sono liberi.

1 NOV 2007 – Meredith, studentessa inglese di 22 anni, in Italia per Erasmus, viene uccisa con una coltellata alla gola nel proprio appartamento. Il corpo viene trovato il giorno dopo in camera da letto, coperto da un piumone. A occuparsi delle indagini è la polizia.

6 NOV – In carcere finiscono Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba Diya. Amanda, americana, di Seattle, all’epoca ventenne, è la coinquilina di Meredith e studia all’Università per stranieri di Perugia. Sollecito, 24 anni, pugliese, laureando in ingegneria, ha da un paio di settimane una storia con Amanda. Lumumba, 38 anni, originario dell’ex Zaire, dal 1988 vive in Umbria dove gestisce un pub in cui lavorava Amanda. Tutti e tre si dichiarano estranei all’omicidio.

9 NOV – Il gip convalida i fermi.

15 NOV – Tracce del dna di Meredith e Amanda vengono rilevate su un coltello da cucina sequestrato a casa di Sollecito.

20 NOV – Patrick Lumumba viene rimesso in libertà dopo che dalle indagini è emersa la sua estraneità al delitto. Nello stesso giorno viene arrestato Rudy Guede, ivoriano di 21 anni, bloccato dalla polizia a Magonza, in Germania, dopo che gli investigatori palmari hanno individuato l’impronta di una sua mano insanguinata su un cuscino accanto al cadavere della studentessa inglese e a diverse tracce di Dna in casa.

6 DIC – Rudy è trasferito in Italia.

27 MAG 2008 – Il gip Claudia Matteini, su richiesta della procura, archivia il procedimento penale nei confronti di Patrick Lumumba.

19 GIU – I pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi depositano l’atto di chiusura indagini. Per loro Meredith Kercher fu uccisa da Knox, Sollecito e Guede per futili motivi.

16 SET – Il gup Paolo Micheli accoglie la richiesta di rito abbreviato per Guede.

18 OTT – I pm chiedono al gup di Perugia la condanna all’ergastolo per Guede e il rinvio a giudizio per Sollecito e la Knox.

28 OTT – Il gup condanna a 30 anni di reclusione Rudy e dispone il processo per Amanda e Raffaele.

18 GEN 2009 – Inizia il dibattimento per Sollecito e per la Knox.

18 NOV – Si apre davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Perugia il processo d’appello nei confronti di Rudy Guede.

5 DIC – La corte d’Assise di Perugia, escludendo le aggravanti, condanna Knox a 26 anni di carcere e Sollecito a 25.

22 DIC – La corte d’Assise d’Appello riduce da 30 a 16 anni la pena inflitta a Guede. Concesse le attenuanti generiche.

4 MAR 2010 – Depositate le motivazioni della sentenza di primo grado nei confronti di Amanda e Raffaele. Hanno ucciso spinti da un movente “erotico, sessuale, violento”.

22 MAR – Depositate anche le motivazioni sulla condanna a Guede: “concorse pienamente”, scrivono i giudici della Corte d’Assise d’Appello, all’omicidio Kercher. 24 NOV – Si apre il processo d’appello per Amanda e Raffaele.

16 DIC – La Cassazione conferma la condanna a 16 anni per Rudy Guede che diventa così definitiva.

18 DIC – La Corte d’assise d’Appello di Perugia accoglie la richiesta delle difese per una nuova perizia del Dna presente sul coltello considerato l’arma del delitto e sul gancetto del reggiseno di Mez. Gli accertamenti tecnici, diranno sei mesi dopo i consulenti della Corte, “non sono attendibili”.

4 OTT 2011 – La corte d’Assise d’appello assolve i due imputati per l’omicidio “per non avere commesso il fatto” e ne dispone la scarcerazione.

15 DIC 2011 – Depositate le motivazioni. Secondo i giudici di secondo grado i “mattoni” su cui si è basata la condanna “sono venuti meno”: c’è una “insussistenza materiale” degli indizi, dalle tracce di Dna all’arma del delitto.

25 MAR 2013 – Il processo ad Amanda e Raffaele approda in Cassazione. Il pg chiede l’annullamento della sentenza di assoluzione, definita un “raro concentrato di violazioni di legge e di illogicità”.

26 MAR 2013 – La Suprema corte annulla la sentenza di secondo grado e rinvia alla Corte d’appello di Firenze per un nuovo processo.

30 SET 2013 – A Firenze si apre il nuovo processo di appello.

26 NOV – Il pg Alessandro Crini chiede condanne a 30 anni per Knox e 26 per Sollecito.

30 GEN 2014 – La Corte d’assise d’appello di Firenze condanna a 28 anni e sei mesi e 25 anni la Knox e Sollecito per il quale viene anche disposto il divieto di espatrio.

29 APR – Depositate le motivazioni della sentenza di condanna. Si compongono di 337 pagine. Contro la sentenza hanno fatto ricorso in Cassazione le difese dei due giovani.

25 MAR 2015 – Comincia il processo in Cassazione.