Michele Fedele, morto lo scialpinista travolto dalla valanga sul Canin

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Febbraio 2017 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – Uno scialpinista di 41 anni, Michele Fedele, è morto lunedì pomeriggio dopo essere stato travolto da una slavina sabato scorso mentre si trovava sul gruppo del Canin, in Friuli Venezia Giulia.

L’uomo era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ma alle 12:15 di lunedì ne è stata dichiarata la morte cerebrale e sette ore dopo, al termine del periodo di osservazione, il decesso-

La morte cerebrale dell’uomo era stata osservata intorno alle 12.15 di oggi, e sette ore dopo, al termine del periodo di osservazione, è stato dichiarato il decesso. La famiglia di Fedele ha dato l’assenso alla donazione degli organi.

Fedele era ricoverato in terapia intensiva al reparto di cardiochirurgia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Era stato estratto dalla slavina in arresto cardiaco e in condizioni di ipotermia, mentre un suo compagno, travolto solo parzialmente dalla massa di neve, aveva riportato una sospetta frattura a un ginocchio.

La slavina si era staccata intorno alle ore 11:30 di sabato nel gruppo del Monte Canin tra il Monte Golovec e Sella Prevala, a una quota di circa 2.200 metri, nel tratto che collega lo “sperone del Medon” alla sella. Il distacco era avvenuto mentre i due uomini, Fedele e l’amico, che facevano parte di un gruppo di sette persone, si trovavano qualche decina di metri più avanti rispetto agli altri, e sono stati così travolti e trascinati in basso per una decina di metri.

I compagni di escursione li avevano rintracciati usando gli apparecchi da ricerca di sepolti in valanga (Artva): Fedele era sotto oltre due metri di neve e in parte è stato dissepolto dagli stessi compagni, poi dai soccorritori, giunti sul posto scendendo dalla sella con gli sci.