Migranti: chiusi due centri di accoglienza a Benevento. Scarsa igiene, documenti falsi agibilità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2017 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA
Migranti: chiusi due centri di accoglienza a Benevento. Scarsa igiene, documenti falsi agibilità

Migranti: chiusi due centri di accoglienza a Benevento. Scarsa igiene, documenti falsi agibilità

ROMA – Migranti: chiusi due centri di accoglienza a Benevento. Scarsa igiene, documenti falsi agibilità. Due centri di accoglienza per migranti, uno a Benevento e l’altro a Durazzano, sono stati sequestrati in via preventiva dalla Procura della Repubblica di Benevento per carenze igienico sanitarie e documenti falsi che consentivano l’agibilità delle strutture. I due centri ospitavano in totale 41 migranti che saranno destinati in altre strutture. Le indagini sono state coordinate dal procuratore Aldo Policastro e dall’aggiunto Giovanni Conzo.

E’ stato il Nas dei carabinieri di Salerno, coadiuvato dai militari del comando provinciale di Benevento, ad eseguire i due provvedimenti di decreto di sequestro preventivo emessi dal gip del Tribunale su richiesta dei magistrati della Procura.

Le sei persone coinvolte sono gravemente indiziate, a vario titolo – come spiega il procuratore Policastro – dei delitti di inadempienza di contratti di pubbliche forniture e violazioni al Testo unico sull’edilizia “poiché adibivano e utilizzavano due immobili come ‘centri di prima accoglienza’ pur essendo stato uno degli immobili realizzato in assenza del necessario permesso a costruire e l’altro per aver utilizzato un falso attestato di agibilità al fine di ottenere le abilitazioni in uso e dunque in assenza delle certificazioni di agibilità/abitabilità prescritte dalla legge”.

L’attività di indagine prende avvio da una pregressa attività ispettiva nel corso della quale emersero carenze strutturali ed organizzative. La misura cautelare “è stata adottata al fine di assicurare dignitose condizioni igienico sanitarie e strutturali e tutelare la salute e l’incolumità degli occupanti, in fuga da Paesi con guerre in corso e gravissimi problemi economici”.