Migranti, un milione di disperati pronto a partire per la Sicilia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2015 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA
Migranti, un milione pronto a partire per la Sicilia

Migranti, un milione pronto a partire per la Sicilia

PALERMO – Novecento persone stipate nella stiva come topi. Novecento che speravano di arrivare in Europa e sono morti in mare quando il barcone caricato all’inverosimile si è rovesciato nel canale di Sicilia. Novecento che però sono appena la punta di un iceberg di disperati che sono pronti a spendere tutto quello che hanno per rischiare la vita in una stiva pur di scappare dai loro paesi d’origine.

Spiega infatti Maurizio Scalia, procuratore aggiunto di Palermo, che solo sulle coste libiche, pronti a partire, sarebbero almeno in un milione. Tutta gente che aspetta solo il suo turno per salire su un barcone. E di arrivare intanto in Sicilia prima di sparpagliarsi per l’Europa.

Scalia è l’uomo che guida l’indagine su una rete transnazionale che gestisce i viaggi degli extracomunitari verso la Sicilia. E in conferenza stampa dopo aver parlato del milione di disperati spiega: “C’è un traffico inarrestabile di uomini”. Un traffico che rende ricchi chi lo organizza e lo gestisce. Perché ogni migrante che arriva vivo a destinazione paga fino a 4 volte. Spiega Scalia:

“La banda pretende quattro tipi diversi di pagamento: uno per la traversata del deserto, parliamo di cinque mila dollari. Dalla Libia, poi, per il viaggio in mare, ciascun migrante deve pagare circa 1.500 dollari e, una volta giunto in Italia, e lasciati i centri di accoglienza dopo le operazioni di identificazione, gli extracomunitari sborsano tra i 200 e i 400 euro per il soggiorno clandestino. Infine, per raggiungere il Nord Europa e ricongiungersi ai familiari servono altri 1.500 euro”.

Intanto nell’ignavia dell’Europa la mattanza continua. E’ notizia di lunedì mattina quella di un nuovo naufragio: stavolta vicino alle coste di Rodi dove un barcone con 200 persone ha urtato degli scogli. Ancora presto per un bilancio delle vittime. La certezza, angosciosa, è che non sarà purtroppo l’ultimo naufragio di migranti.