Milano: accoltellò uno sconosciuto, prosciolto perché incapace di intendere

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2013 - 20:44 OLTRE 6 MESI FA
Un momento dell'aggressione

Un momento dell’aggressione

SESTO SAN GIOVANNI – Aveva accoltellato uno sconosciuto, tranquillamente seduto su una panchina all’interno di un centro commerciale.  Lo avevano accusato di tentato omicidio. Ma ora questo ragazzo di 26 anni è stato prosciolto perché ritenuto incapace di intendere e volere. Scrive il Corriere della Sera:

“Non faccio sesso da sei anni, mi rubano le ragazze”. Questo il movente, riferito agli agenti di polizia, che avrebbe spinto un 26enne con problemi psichiatrici ad accoltellare, il 4 luglio scorso, un perfetto sconosciuto colpito alla schiena all’interno del centro commerciale Vulcano di Sesto San Giovanni. Processato al tribunale di Monza, l’aggressore, G.V., è stato prosciolto per totale incapacità di intendere e di volere, come stabilito da una perizia psichiatrica alla quale è stato sottoposto da parte dell’autorità giudiziaria.on faccio sesso da sei anni, mi rubano le ragazze». Questo il movente, riferito agli agenti di polizia, che avrebbe spinto un 26enne con problemi psichiatrici ad accoltellare, il 4 luglio scorso, un perfetto sconosciuto colpito alla schiena all’interno del centro commerciale Vulcano di Sesto San Giovanni. Processato al tribunale di Monza, l’aggressore, G.V., è stato prosciolto per totale incapacità di intendere e di volere, come stabilito da una perizia psichiatrica alla quale è stato sottoposto da parte dell’autorità giudiziaria.

Il ventiseienne era accusato in origine di tentato omicidio. Il tribunale di Monza aveva riqualificato il reato in lesioni aggravate, prima di prosciogliere l’imputato per vizio totale di mente. Il giovane è stato comunque ritenuto pericoloso socialmente, e per questo motivo il tribunale ha stabilito il suo ricovero presso un ospedale psichiatrico giudiziario per un periodo non inferiore a due anni.Il ventiseienne era accusato in origine di tentato omicidio. Il tribunale di Monza aveva riqualificato il reato in lesioni aggravate, prima di prosciogliere l’imputato per vizio totale di mente. Il giovane è stato comunque ritenuto pericoloso socialmente, e per questo motivo il tribunale ha stabilito il suo ricovero presso un ospedale psichiatrico giudiziario per un periodo non inferiore a due anni.