Milano, la scuola (svizzera) che non vuole alunni disabili: “Questo istituto non è per loro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2017 - 07:43 OLTRE 6 MESI FA
Milano, la scuola (svizzera) che non vuole alunni disabili: "Questo istituto non è per loro"

Milano, la scuola (svizzera) che non vuole alunni disabili: “Questo istituto non è per loro”

MILANO – Una scuola in pieno centro a Milano in cui gli “studenti affetti da disturbi dell’apprendimento” e i disabili non sono benvenuti. È la Scuola Svizzera di via Appiani, vicino Porta Nuova: una delle 18 scuole elvetiche che hanno una sede all’estero. Aperta un secolo fa, il 16 maggio scorso ha approvato un nuovo regolamento nel quale, per la prima volta, il Consiglio della scuola introduce una norma destinata a far discutere: “Essendo la Scuola Svizzera impegnativa e multilingue, non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell’apprendimento, quali: dislessia, discalculia, Adhs, Sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali”.

Patologie che, come spiega Giovanni Merlo, direttore della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), “sono molto più diffuse di quanto si pensa”: in Italia soffre di disturbi dell’apprendimento il 3 per cento della popolazione, due milioni di persone. Trecentocinquantamila sono studenti. Non è finita qui. Come scrive Chiara Baldi per Repubblica:

Il Consiglio della scuola nel regolamento aggiunge anche, poco sotto: “Essendo l’edificio su più livelli, privo di ascensore, non è altresì una scuola adatta a studenti con gravi handicap motori”. Anche per i ragazzi in carrozzina, quindi, è sconsigliata l’iscrizione. Eppure, sul proprio sito, la Scuola Svizzera vanta “attrezzature moderne”, precisando di “rivolgere particolare attenzione al costante ammodernamento della struttura e degli arredi”.

“Trovo incredibile che in tutti questi anni non abbiano avuto i soldi per far costruire un ascensore”, attacca Merlo. Francesco Maiello, il nuovo direttore scolastico insediatosi da un mese, spiega: “Purtroppo l’edificio risale agli Anni Venti del Novecento, l’ascensore non c’è perché all’epoca non esistevano. Magari nei prossimi mesi rifletteremo sulla possibilità di farlo mettere”.

Ma in questi anni non si è neanche pensato di riparare alla mancanza con un saliscendi per disabili. Per il Provveditore agli Studi di Milano, Marco Bussetti, “in assenza di ascensore dovrebbe essere garantito almeno l’accesso a piano terra con la classe sullo stesso piano”. Ma tanto, alla Scuola Svizzera, dei 360 alunni attualmente iscritti, solo uno è disgrafico, un altro è lievemente autistico. Nessuno è in sedia a rotelle.