Ater. Militari, politici, imprenditori: 5.378 abusivi in case popolari a Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2013 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA

Militari, politici, imprenditori: 5.378 abusivi in case popolari a RomaROMA –  Militari, politici, imprenditori: chi ha lo yacht, chi è il marito della ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Sono i 5.378 abitanti delle case Ater, le case popolari a Roma occupate senza averne il diritto. Versano solo una “indennità di occupazione” calcolata secondo il vecchio equo canone sulla base del valore catastale. Mentre 30mila famiglie davvero bisognose attendono una casa popolare da anni.

Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera ne pubblica l’elenco completo (per leggerlo clicca qui), con nomi, cognomi e indirizzo. Ancora per poco, però… A settembre ci sarà un vertice in dei dirigenti dell‘Ater in Procura per decidere che fare.

Sacchettoni scrive che l’obiettivo è di sgomberare il 10% degli appartamenti. Una percentuale non alta ma realistica. Tra i primi casi da affrontare ci sono quelli più eclatanti.

Come l’appartamento in via del Bramante in cui vive l’ex marito di Renata Polverini, Massimo Cavicchioli. Un anno fa il Tar ha rigettato il suo ricorso, ma l’Ater esita a effettuare lo sgombero.

Scrive Sacchettoni:

Quanto ai nuovi ingressi, quella di maggio scorso è un’occupazione di lusso. In piazza Perin Del Vaga al Flaminio. Palazzo edificato fra il 1906 e il 1911: tra le prime case popolari a Roma. Tra i molti direttore generali dell’ex Iacp, uno accarezzò l’idea di venderlo per sanare il debito Ici con il Comune di Roma. Non se ne fece nulla: indagato dai magistrati per abuso d’ufficio, fu lui ad essere liquidato con una buonuscita da 600mila euro.

Con meno pretese, l’altro occupante di quest’anno, si è accontentato di forzare la porta di un alloggio a Primavalle. Nessun collegamento fra i due casi, a parte l’estrema vulnerabilità del patrimonio pubblico (48mila case senza custode né portiere dalla fine degli anni Settanta) e le difficoltà a effettuare gli sgomberi se la forza pubblica serve altre emergenze cittadine.