Misano Adriatico (Rimini). Famiglia scomparsa da un mese: trovati morti in casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2015 - 21:07| Aggiornato il 14 Gennaio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Misano Adriatico (Rimini). Famiglia scomparsa da un mese: trovati morti in casa

Misano Adriatico (Rimini). Famiglia scomparsa da un mese: trovati morti in casa

RIMINI – Sono 3 i cadaveri trovati in una casa in via Vanetti a Misano Adriatico, in provincia di Rimini, la sera del 13 gennaio.

I cadaveri appartengono ad Adriana Andrea Stadie, 44 anni e nata in Argentina, della figlia di 16 anni, Sophie Annette, nata sempre in Argentina, e del compagno della madre Alvaro Alonzo Cerda Cedeno, 46 anni e originario  dell’ Ecuador.

L’ultima volta che sono stati visti in giro  risale al 21 novembre scorso, poi sono scomparsi fino al ritrovamento dei cadaveri. In una camera da letto quello di madre e figlia, nel corridoio il corpo del compagno.

L’ipotesi più accreditata è quella dell’omicidio-suicidio, ma il medico legale non è stato in grado di stabilire la causa della morte e i carabinieri stanno indagando sulla vicenda che presenta ancora molti interrogativi.

In un primo momento si è pensato che la famiglia fosse all’estero per un viaggio, ma il padrone di casa, che abita al piano superiore, ha deciso di chiamare i carabinieri insospettito dall’improvvisa scomparsa. L’uomo avrebbe avvertito i carabinieri perché preoccupato. Nel pomeriggio, durante un sopralluogo dei militari, la macabra scoperta.

I carabinieri hanno trovato una finestra semi aperta e la porta dell’appartamento chiusa dall’interno. Sono stati i vigili del fuoco ad aprire il portone per far entrare i carabinieri nel piccolo appartamento che è stato trovato in disordine, una coperta a terra vicino al divano e segni di una possibile lite in famiglia.

Il medico legale non ha potuto stabilire la causa del decesso: la madre e la figlia sono state trovate in camera, adagiate sul letto matrimoniale, vestite da casa e con le scarpe ai piedi, una distesa sulla schiena e l’altra di fianco abbracciata all’altra. Non presentano ferite evidenti né vi sarebbe sangue sul letto.

L’uomo è stato trovato disteso a terra in corridoio, a due passi dalla porta d’ingresso. Il cadavere presenta una profonda lacerazione ai polsi, e i carabinieri hanno trovato molto sangue a terra e su un divano vicino. L’uomo era scalzo al momento della morte, avvenuta probabilmente per dissanguamento. Si sarebbe cioè tagliato i polsi sul divano e poi già stordito avrebbe tentato di avvicinarsi alla porta d’ingresso.

Nella buca della lettere della famiglia, immigrata regolare, senza precedenti alle spalle e con una vita a detta dei vicini normale. L’uomo aveva un lavoro regolare come aiuto cuoco, la compagna invece lavorava saltuariamente in una pasticceria. L’affitto lo versavano regolarmente e non avevano avuto problemi legati a questioni economiche. Anche la gelosia al momento pare esclusa.

I vicini dicono che la famiglia aveva un cane e un gatto, ma i due animali non sono stati trovati in casa. L’auto dell’uomo è stata invece trovata parcheggiata non lontano e regolarmente chiusa. L’unico parente della famiglia in Italia è il padre della donna, che al momento si trova in Argentina per un viaggio.