Nadia Murineddu, abbandonata sull’altare: “Ho brindato ma non ho perdonato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2017 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA
Nadia Murineddu, abbandonata sull'altare: "Ho brindato ma non ho perdonato"

Nadia Murineddu, abbandonata sull’altare: “Ho brindato ma non ho perdonato”

ROMA – Nadia Murineddu, abbandonata sull’altare: “Ho brindato ma non ho perdonato”. Abbandonata all’altare da un carabiniere all’improvviso renitente alle nozze, Nadia Murineddu da Sorso (Sassari) si è guadagnata le prime pagine dei giornali e il tripudio social perché sia pur ferita e oltraggiata non s’è persa d’animo e si è portata gli invitati ugualmente al rinfresco e al pranzo al ristorante. “Doveva essere una festa… Il giorno più bello. Non ho voluto che fosse il più brutto”, ha dichiarato al Corriere della Sera, confermando presenza di spirito e una dose non comune di sportività. Quanto al perdono, se ne riparlerà: “E’ l’ultimo pensiero”.

Ora tutto è più chiaro: forse le cose sono andate un po’ troppo veloci dopo il colpo di fulmine seguito alla conoscenza su Facebook, forse la differenza di età, lei 39 anni e un figlio, lui 25 anni, sicuramente la contrarietà dei genitori di lui… Ma il giorno delle nozze, quando all’ora prefissata il promesso sposo si rendeva latitante e quando finalmente ha risposto al cellulare dicendo che doveva restare in caserma, è stato il padre di Nadia ad aprirle gli occhi, “questo non viene più”. E le ha proposto di non disdire pranzo e rinfresco, tanto erano già pagati.

«Ho conosciuto Giovanni 7 mesi fa…». Galeotto fu Facebook. «Ci siamo messaggiati, incontrati e piaciuti». Non lo dice ma glielo si legge negli occhi: nonostante la differenza d’età, lei 39 lui 24. Rapida anche la decisione di convivere. Giovanni Delogu è di Ittireddu, paese fra Logudoro e Goceano, Sardegna di mezzo, ha un fisico — a vedere le foto che sfoggia sul profilo web — da Rambo e fa un lavoro delicato: militare a Poglina, costa sud di Alghero, proprio nella base dove si addestravano gli incursori dei reparti speciali dell’esercito e qualche decennio fa fu al centro delle indagini sui servizi deviati e Gladio. (Alberto Pinna, Corriere della Sera)