Napoli, carabiniere che ha ucciso 15enne indagato per omicidio volontario

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2020 - 18:46| Aggiornato il 3 Marzo 2020 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, 15enne ucciso: carabiniere indagato omicidio volontario

Napoli, 15enne ucciso: carabiniere indagato omicidio volontario (Foto archivio ANSA)

NAPOLI – Il carabiniere che ha sparato e ucciso un rapinatore di 15 anni è stato indagato per omicidio volontario. Questa la decisione della Procura di Napoli per la morte del 15enne che nella notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo armato di pistola giocattolo, a cui era stato tolto il tappo rosso perché sembrasse vera, ha rapinato il militare di 23 anni, che sotto la minaccia dell’arma ha risposto sparando.

Il 15enne, colpito due volte dall’arma del militare, è deceduto per le gravi ferite riportate. La vittima era con un 17enne che è stato fermato con l’accusa di tentata rapina. A fornire le informazioni più preziose riguardo quanto accaduto quella notte in via Generale Orsini, nella zona di Santa Lucia, a Napoli, saranno i risultati dell’esame autoptico, gli esami balistici ed eventuali immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona. 

Secondo la versione resa dal complice 17enne di Ugo Russo, difeso dall’avvocato Mario Bruno, i due viaggiavano in sella a uno scooter (risultato sottoposto a fermo amministrativo e con targa clonata), quando hanno notato la macchina con a bordo un giovane con un orologio di pregio, verosimilmente un Rolex, al polso, e così hanno deciso di entrare in azione per rapinarglielo.

Il 17enne, che era alla guida, si è avvicinato alla macchina: Ugo è sceso con in mano una pistola (successivamente si scoprirà che era una replica priva del tappo rosso di riconoscimento), si è avvicinato al finestrino lato guida dell’auto e l’ha puntata contro la testa del guidatore intimandogli di consegnare l’orologio. Il ragazzo, un carabiniere campano in servizio a Bologna, a Napoli in vacanza, fingendo di sfilarselo, prende la pistola e spara un primo colpo che raggiunge Ugo al torace.

Secondo il racconto del giovane, il 15enne ha prima avuto un sobbalzo e poi si è girato verso il complice. Il carabiniere, stando a quanto riferito dal 17enne e riportato dall’ANSA, dall’interno dell’auto spara di nuovo e lo colpisce ancora una volta. Il complice della rapina avverte altri due colpi nella sua direzione, ma non ne è sicuro, lascia l’amico 15enne in terra e scappa verso casa, dove verrà raggiunto alcune ore dopo e sottoposto a fermo dai carabinieri con l’accusa di tentata rapina.

La rapina messa a segno dal 15enne non sarebbe stata l’unica di quella notte. Nei suoi indumenti i medici del pronto soccorso hanno riferito, come riporta l’ANSA, di aver trovato un altro orologio Rolex e una catenina.

(Fonte ANSA)