Napoli, falsi invalidi: spuntano i primi pentiti

di Roberta Casa*
Pubblicato il 20 Gennaio 2010 - 17:39 OLTRE 6 MESI FA

Cominciano ad avere paura i finti invalidi coinvolti nelle indagini partite in Campania più di un mese fa. I napoletani che da anni ormai ricevono ingiustificatamente la pensione hanno deciso di collaborare, vogliono uscire allo scoperto, forse perché sperano che in questo modo non dovranno restituire soldi ed interessi. Finti matti, finti ciechi che hanno dovuto inventarsi un’invalidità per poter sopravvivere.

«L’ho fatto per fame» è la frase che si sente più spesso. Disoccupati con figli a carico che ora hanno paura perché i soldi da restituire non li hanno più. Li hanno spesi per sopravvivere.

L’inchiesta è partita circa un mese fa, a causa di un’anomalia: nel 2009 i non vedenti napoletani sono aumentati del 200 per cento, tutti concentrati nella zona di Pallonetto. Rione popolare una volta fulcro del contrabbando di sigarette, da dicembre il quartiere è in fermento, c’è scompiglio. I falsi invalidi, a seguito dei primi arresti, hanno improvvisamente capito di non aver diritto alle pensioni e hanno deciso di confessare.

In tutto sono stati 59 i fermi nel primo mese di indagini. E gli ultimi ieri, quando tre donne sono state arrestate proprio a Pallonetto. Qui la storia si complica: due di loro sono parenti di Alexadra Danaro, moglie di Salvatore Alayo, 35 anni, consigliere della I Municipalità per il centrodestra e dirigente di un Centro di Assistenza Fiscale, che si occupa di produrre documentazioni utili per le richieste di invalidità.

Alayo è stato arrestato l’undici dicembre con l’accusa di aver gestito la truffa dei finti ciechi in cambio di voti; la moglie, invece, è nipote di Ciro Mazzarella, clan di San Giovanni a Teduccio. Ma nell’indagine, oltre a legami familiari niente riconduce alla camorra.

La valanga di consensi che Salvatore Alayo ha ricevuto alle ultime elezioni destano qualche sospetto: 1912 voti, troppi anche per il suo leader, il consigliere regionale Lucio Passariello, presidente della Commissione antimafia di Santa Lucia, dove è distaccata Alexadra Danaro.

Le indagini sono ancora in corso, gli investigatori continuano a visionare le pratiche di richiesta pensionistica per cercare di accertare chi ha frodato lo Stato e chi invece ha effettivamente diritto all’invalidità. Nel frattempo i pentiti di Palladino da mesi non ritirano le pensioni, e hanno paura ogni volta che una macchina dei carabinieri entra nel quartiere.

*Scuola di Giornalismo Luiss