Napoli: ondata di fango la trascina sotto l’auto, morta Valeria Sodano

Pubblicato il 21 Ottobre 2011 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Una giovane di 23 anni, Valeria Sodano è morta dopo che l’automobile dove si trovava è stata travolta da un fiume di fango. E’ accaduto nella notte tra giovedì e venerdì a Pollena Trocchia, alle falde del Vesuvio. La giovane è morta durante il trasporto in ospedale. L’amica si è salvata aggrappandosi ad un palo della segnaletica stradale.

Le due amiche stavano rientrando a casa in auto quando si sono trovate improvvisamente in mezzo ad una colata di fango e detriti che scendeva lungo via del Cimitero, una strada in pendenza che proviene dalle falde del vulcano. In tutto il Napoletano, la scorsa notte, si sono abbattuti temporali fortissimi. I vigili del fuoco hanno dovuto rispondere a centinaia di richieste di intervento, prevalentemente per allagamenti di locali al piano terra.

Valeria Sodano è stata trascinata sotto la sua auto, una Y10, da un fiume di acqua e detriti che l’ha travolta e lì è morta annegata, forse dopo aver perso i sensi. Inutili i soccorsi: la ragazza è giunta già priva di vita alla clinica Villa Betania di Napoli.

La tragedia intorno all’1 della scorsa notte, in concomitanza con il violento nubifragio che si è abbattuto su una vasta area del Napoletano. La giovane era in compagnia di un’amica in via del Cimitero, una strada in leggera pendenza su cui sfocia via Apicella, una ripida discesa che stanotte si è trasformata in un fiume d’acqua che scendeva a valle. Probabilmente è scesa dalla macchina per cercare aiuto o studiare una via d’uscita e il fango l’ha spinta sotto la vettura, dove è rimasta incastrata. Solo quando il livello dell’acqua si è abbassato e la pioggia ha smesso di imperversare, è emerso il giubbotto e il corpo della giovane.

Sono stati alcuni abitanti del posto – alle cui case aveva bussato l’amica di Valeria – a chiamare i soccorsi e a cercare invano di rianimare la ragazza che non dava segni di vita. L’amica 23enne di Valeria si è messa in salvo aggrappandosi al cancello della vicina scuola elementare: soccorsa dal 118 ha riportato varie contusioni e un forte choc ma le sue condizioni non sono preoccupanti.

”Stavo a letto quando ho sentito gridare aiuto, ho visto un fiume spaventoso di acqua e detriti e, in mezzo alla strada, una macchina coperta per metà dalla piena”. Comincia così la testimonianza di Rosario M., la guardia giurata che tra i primi si è accorto di quanto stava accadendo. ”Dal balcone – racconta – ho visto l’amica aggrappata al cancello della scuola chiedere aiuto. Dell’altra ragazza, invece, nessuna traccia, l’auto era per metà sommersa dall’acqua. Solo dopo circa mezz’ora, quando il livello dell’acqua si è abbassato dalla macchina, è emerso un giubbotto scuro. Con altri residenti abbiamo sollevato l’auto e abbiamo visto il corpo della giovane. Abbiamo provato a rianimarla con dei massaggi prima che arrivasse l’ambulanza ma la ragazza non dava segni di vita. L’acqua era entrata anche nell’auto. La forza dell’acqua era tale che ho temuto anche per me”.