Napoli, Scampia: stop bus di notte causa assalti baby gang

di Redazione Bitz
Pubblicato il 30 Gennaio 2016 - 17:38 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, Scampia: stop bus di notte causa assalti baby gang

Napoli, Scampia: stop bus di notte causa assalti baby gang

NAPOLI – Napoli, Scampia: stop bus di notte causa assalti baby gang. Nel solo mese di gennaio di quest’anno sono infatti già sei le sassaiole notturne contro i bus nella zona di Scampia a Napoli, ad opera di baby gang, e l’Anm, l’azienda di trasporto pubblica partenopea, decide di evitare che i propri mezzi, dopo le 21, percorrano alcune strade ora classificate a rischio. La decisione è stata accolta con favore dai sindacati sebbene, viene sottolineato dall’Usb, “rappresenti una vera e propria sconfitta per lo Stato”.

“Non possiamo che accogliere favorevolmente il provvedimento adottato dall’Anm, l’azienda ha il dovere di garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti”, dice Adolfo Vallini, del coordinamento provinciale dell’Unione Sindacale di Base, commentando quelle che possono essere tranquillamente definite “deviazioni anti baby gang”. L’azienda di trasporto partenopea, infatti, ha deciso alcune deviazioni per le linee R5, N5 e N8 dopo le ore 21.

Repubblica spiega che:

Sulla vicenda è intervenuto anche Angelo Pisani, presidente della ottava municipalità partenopea, secondo il quale la sospensione delle corse notturne sul territorio di Scampia dimostra “l’incapacità da parte di questa amministrazione comunale di gestire le emergenze sul territorio. Sopprimere le corse degli autobus notturni a Scampia è una cosa gravissima che tenteremo di impedire con ogni mezzo.

Il diritto alla mobilità è un diritto sancito dalla legge e nessuno può permettersi di sospenderlo”. Pisani, che é anche presidente di un’associazione di consumatori, nei scorsi giorni, ha chiesto il rafforzamento del servizio di sorveglianza a bordo degli autobus, e il potenziamento del sistema di videosorveglianza. Proprio in questa veste il legale annuncia “una class action contro i vertici di Anm e contro questa scellerata decisione. Chi è incapace di garantire il servizio pubblico abbia la decenza di dimettersi”.