Nel bar con pistola a salve, pesta titolare: “Hai messo incinta mia moglie”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2016 - 13:09 OLTRE 6 MESI FA
Nel bar con pistola a salve, pesta titolare: "Hai messo incinta mia moglie"

Nel bar con pistola a salve, pesta titolare: “Hai messo incinta mia moglie”

ROMA – E’ entrato nel bar armato di pistola e ha cominciato a sparare tra i clienti. Fortuna che era una scacciacani, quelle che sparano a salve. Poi si è scagliato contro il titolare del locale: “Hai messo incinta mia moglie, ti ammazzo”, gli ha detto prima di gonfiarlo di botte. E’ accaduto giovedì sera a Roma, in un bar alla periferia Nord.

Panico tra la gente, si è scatenato un fuggi fuggi, mentre l’anziana madre del barista gridava invano all’aggressore di fermarsi. Neppure di fronte a lei si è fermato, l’ha spintonata per poi precipitarsi verso il bancone, verso il presunto amante della moglie. Quello ha provato anche a difendersi: “Io non c’entro nulla- ha detto – non ho una storia con tua moglie, non la conosco”. “Hai sbagliato persona“. Ma l’uomo, un quarantenne furibondo, non ci sentiva e gli si è comunque avventato contro. Prima lo ha colpito in testa con il calcio della pistola, poi gli ha sferrato un paio di cazzotti.

Il barista è caduto a terra con una ferita sanguinante alla testa mentre il marito geloso si dileguava. Madre e figlio sono stati soccorsi da un’ambulanza. La donna si era sentita madre dallo choc, mentre il barista è stato portato al San Filippo Neri per le medicazioni: lo hanno dimesso con una prognosi a 12 giorni.

Secondo quanto riporta il quotidiano Il Messaggero, la polizia sta ancora indagando per cercare di dare un nome e un volto all’aggressore. Al momento si sa solo che aveva circa 40 anni e che era parecchio inferocito. Saranno acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificarlo. Verranno raccolte le testimonianze dei clienti e risentita la madre della vittima per capire se ci sono altre notizie utili all’indagine. Sul posto anche la Scientifica che ha repertato i bossoli, rilevato diverse impronte digitali, capelli e altro materiale trovato sul bancone.