Nelo Risi, fratello di Dino, morto a 95 anni

Pubblicato il 18 Settembre 2015 - 01:34 OLTRE 6 MESI FA
Nelo Risi, fratello di Dino, morto a 95 anni

Nelo Risi, fratello di Dino, morto a 95 anni (foto Wikipedia)

ROMA – Morto all’età di 95 anni il poeta e regista Nelo Risi, fratello di Dino. Ne ha dato notizia all’Ansa la famiglia. Nelo Risi, nato a Milano il 21 aprile del 1920 e da anni residente a Roma, si è spento nella sua abitazione di via del Babbuino. Accanto a lui fino alla fine la moglie, la scrittrice e poetessa di origini ungheresi Edith Bruck.

Wikipedia ci racconta che: Nelo Risi si dedica alla poesia a partire dal 1941, anno in cui pubblica la sua prima raccolta, Le opere e i giorni. Luciano Anceschiinserisce nell’antologia Linea Lombarda (1952) una serie di componimenti della prima produzione poetica di Risi. Nello stesso periodo affianca all’attività letteraria quella di regista, (l’esordio con il film Andremo in città) realizzando otto film, oltre che un telefilm e diversi documentari, cortometraggi e inchieste televisive.

La critica si interessa sin dagli anni Cinquanta dell’opera poetica di Risi. In un articolo del 1957 sul Corriere della Sera, Eugenio Montale scrive che Risi deve aver imparato, più che dalla poesia, da certa recente pittura francese. Cesare Garboli, in un intervento del 1958, parla di una poesia essenzialmente non metaforica; definizione ripresa e ampliata da Giovanni Raboni che, nell’introduzione a Poesie scelte 1943-1975, sottolinea come nella poesia risiana il detto prevale sempre e comunque sul non detto, il nero sul bianco, la chiarezza sull’ambiguità, il piano sullo spessore, l’univocità sulla polivalenza, e dove la musica non viene usata, simbolisticamente, per torcere il collo all’eloquenza ma, al contrario, per crearle intorno un nuovo spazio acustico, per incrementare “l’indice d’ascolto”. Nelo Risi rifugge dalla concezione di poesia come evasione o sogno, e anzi in essa vede uno strumento di impegno civile (evidente soprattutto nella raccolte degli anni Sessanta-Settanta fino ad Amica mia nemica). “Scrivere è un atto politico” afferma Risi in Dentro la sostanza (1965).