Nicola Morelli, medico morto per mucca pazza. Ma nessun rischio trasmissione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2014 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA
Nicola Morelli, medico morto per mucca pazza. Ma nessun rischio trasmissione

(Foto Lapresse)

PESARO – Mucca pazza, nessun rischio per le persone che sono state a contatto con Nicola Morelli, il medico radiologo dell’ospedale Santa Croce di Fano (Pesaro Urbino) morto a 53 anni dopo avere contratto la malattia di Creutzfeldt-Jacob, variante umana della sindrome della mucca pazza. 

La rassicurazione viene dalla direttrice sanitaria dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord, Maria Teresa Montella.

“Quel che c’è da sapere è che la malattia purtroppo esiste e che al momento non ci sono cure. Ma la frequenza è molto bassa: colpisce una persona su un milione e i casi accertabili sono circa 60 l’anno in tutta Italia. Dico ‘accertabili’ perché può anche capitare che non venga diagnosticata”.

Nel caso del dottor Morelli è difficile ricostruire le cause, la malattia potrebbe infatti avere anche origine genetica.

“Per appurarlo, ha spiegato la dottoressa Montella, occorre fare una mappatura genetica. Ma noi non abbiamo elementi per saperlo, perché il morbo è stato diagnosticato al collega, meno di due mesi fa, da noi, ma tutto il processo diagnostico si è svolto in un altro ospedale, a Verona”.

La malattia, tiene a precisare la direttrice sanitaria, non si trasmette da uomo a uomo, nella variante Creutzfeldt-Jacob, ma nel contatto con materiale neurologico infetto. Il medico morto, però, era un radiologo, che non può essere venuto a contatto con ferri chirurgici infetti.