Nozze gay, Cassazione dice no: “Hanno diritto solo a status coppia di fatto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2015 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA
Nozze gay, Cassazione dice no: "Hanno diritto solo a status coppia di fatto"

Nozze gay, Cassazione dice no: “Hanno diritto solo a status coppia di fatto”

ROMA – Le coppie gay non possono sposarsi, né esporre le pubblicazioni di nozze in Comune. Se le nozze gay dunque sono vietate, alla coppia omosessuale viene comunque riconosciuto lo status di coppia di fatto. Questa la decisione della Corte di Cassazione per il ricorso di una coppia gay che aveva chiesto di sposarsi in Campidoglio e pubblicare le nozze.

la Cassazione ha ribadito che l’Europa e la Costituzione non impongono al legislatore di estendere il vincolo del matrimonio alle persone dello stesso sesso che, invece, hanno il diritto ad uno “statuto protettivo”, già ‘azionabile’, con diritti e doveri delle coppie di fatto. Nella sentenza della Cassazione si legge:

“La legittimità costituzionale e convenzionale della scelta del legislatore ordinario, in ordine alle forme ed ai modelli all’interno dei quali predisporre per le unioni tra persone dello stesso sesso uno statuto di diritti e doveri coerente con il rango costituzionale di tali relazioni, conduce ad escludere che l’assenza di una legge per le nozze omosessuali produca la violazione del canone antidiscriminatorio”.

Per la Cassazione, quel che occorre, e su questo i supremi giudici sollecitano

“la necessità di un tempestivo intervento del legislatore è dare riconoscimento – in base all’articolo due della Costituzione che tutela i diritti umani dei singoli e della loro vita sociale e affettiva – a un nucleo comune di diritti e doveri di assistenza e solidarietà propri delle relazioni affettive di coppia e affermare la riconducibilità di tali relazioni nell’alveo delle formazioni sociali dirette allo sviluppo, in forma primaria, della personalità umana”.

Inoltre, i giudici hanno preso in considerazione anche la Carta dei diritti fondamentali della Ue e osservano che

“l’articolo 12, ancorchè formalmente riferito all’unione matrimoniale eterosessuale, non esclude che gli Stati membri estendano il modello matrimoniale anche alle persone dello stesso sesso, ma nello stesso tempo non contiene alcun obbligo”.

Gli Stati d’altronde possono regolarsi con ampia autonomia sul tema delle nozze gay, prosegue il verdetto:

“Nell’art. 8 che sancisce il diritto alla vita privata e familiare, è senz’altro contenuto il diritto a vivere una relazione affettiva tra persone dello stesso sesso protetta dall’ordinamento, ma non necessariamente mediante l’opzione del matrimonio per tali unioni”.

Per le coppie omosessuali resta lo status e gli stessi diritti delle coppie di fatto, sottolinea la Cassazione:

“acquisire un grado di protezione e tutela equiparabile a quello matrimoniale in tutte le situazioni nelle quali la mancanza di una disciplina legislativa determina una lesione di diritti fondamentali scaturenti da tali relazioni”.