Omicidio clochard Giuseppe Turrisi, Cassazione conferma condanna a agenti Polfer

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2014 - 20:46 OLTRE 6 MESI FA
Omicidio clochard Giuseppe Turrisi, Cassazione conferma condanna a agenti Polfer

Omicidio clochard Giuseppe Turrisi, Cassazione conferma condanna a agenti Polfer

ROMA -La Corte di Cassazione ha confermato  la condanna a 12 anni di reclusione ciascuno per i due agenti della Polfer Emiliano D’Aguanno e  Domenico Romitaggio, per l’omicidio del clochard Giuseppe Turrisi, avvenuto nell’ufficio della Polfer della stazione centrale di Milano il 6 settembre 2008.

n particolare, la quinta sezione penale della Cassazione ha confermato il verdetto emesso dalla Corte di Assise di Appello di Milano il 29 gennaio 2013. In secondo grado le pene erano state aumentate: in primo grado, infatti, a Emiliano D’Aguanno erano stati inflitti 10 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale e 3 anni a Domenico Romitaggio con l’accusa di falso. In secondo grado, invece, sono stati ritenuti entrambi gli agenti della Polfer responsabili del pestaggio mortale di Turrisi.

L’accusa: “Fu violenza selvaggia”. “E’ stato un pestaggio debordante e selvaggio” quello che ha causato la morte di Turrisi per effetto dei calci e dei pugni sferrati dai due agenti. Lo ha detto il sostituto procuratore generale della Cassazione Pasquale Fimiani assistendo alla lettura del verdetto di condanna emesso dalla quinta sezione penale. Il pg Fimiani, nella requisitoria aveva chiesto il rigetto del ricorso dei due agenti.

“C’è un fotogramma – ha ricordato Fimiani – che mostra il povero Turrisi mentre entra vivo, con i suoi piedi, nella stazione dell’ufficio della Polfer”. Il clochard sarà portato via dall’ambulanza e morirà poco dopo essere arrivato in ospedale: “Ad essere stato letale è stato un calcio sferrato con gli anfibi che ha causato delle emorragie interne”, ha spiegato Fimiani che ha condiviso l’impianto della sentenza di appello. D’Aguanno e Romitaggio sono stati anche condannati a pagare le spese di giustizia e a rifondere con quattromila euro le spese dei difensori della parte civile.