Ospedale Nola, malati curati sul pavimento. Direttore: “Meglio che niente”

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Gennaio 2017 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA
Ospedale Nola, malati curati sul pavimento FOTO

Ospedale Nola, malati curati sul pavimento FOTO

NOLA (NAPOLI) – Malati curati per terra, come in un ospedale da campo. Ma non accade in una scena di guerra, bensì all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, in provincia di Napoli. La foto scattata qui da un paziente ha fatto il giro del web, il caso è stato oggetto di un servizio del Tg5 e le critiche di chi ha conosciuto di persona quelle condizioni sono arrivate a decine. Su Facebook sono intervenuti anche la consigliera regionale dei Cinque Stelle Valeria Ciarambino e il parlamentare di Forza Italia Paolo Russo,  il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato i carabinieri dei Nas mentre il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca (Pd), ha chiesto l’avvio immediato delle procedure di licenziamento per i responsabili del pronto soccorso e dell’ospedale di Nola.

E dopo lo scandalo, arriva la replica dell’ospedale: ”Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza, ha fatto sapere Andreo De Stefano, direttore sanitario della struttura. “Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”, continua il direttore sanitario dell’ospedale civile Santa Maria la Pietà. A suo giudizio le immagini mostrate in tv ”non hanno dato una bella immagine dell’ospedale, ma era l’unica soluzione per far fronte all’emergenza”. ”L’altra persona ritratta a terra – ha raccontato – era stata messa in posizione antisoffocamento perché era in preda al vomito”.

Come spiega Cristina Zagaria su Repubblica, all’ospedale campano, che solo nell’ultima settimana ha accolto 1.200 persone, mancano letti e barelle, così i pazienti vengono adagiati su coperte e lenzuola stese sul pavimento, mentre medici e paramedici li curano in ginocchio, con indosso le giacche a vento, dal momento che nei corridoi (che non sono corsie) fa freddo. All’ospedale di Nola mancava anche l’acqua, spiega Zagaria: sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con le autobotti.

Su Facebook le critiche sono tantissime: “Ecco come vengono curati e dove vengono messi i pazienti all’ospedale di Nola”, scrive qualcuno. E un’altra persona, una certa Marzia B.: “A settembre sono stata ricoverata dieci giorni a Nola e lo provato sulla mia pelle sette giorni su dieci su una barella e un medico mi disse… Signora pregate… Allora ebbi il dubbio di essere in chiesa e non in ospedale”.

Il ministro della Sanità, Lorenzin, ha inviato i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, mentre De Luca ha disposto l’apertura immediata di una indagine interna.

Ma proprio su De Luca si sono concentrati gli strali di M5s e Forza Italia. Su Facebook la consigliera regionale pentastellata Valeria Ciarambino ha scritto: “Ci siamo già attivati. Inviate le vostre segnalazioni”. E Paolo Russo, parlamentare di FI, sempre su Facebook ha annunciao un’interrogazione parlamentare:

“Altro che De Luca commissario alla Sanità: mi interessa che prima di ogni manfrina politica si ridia dignità ai miei concittadini. Se il Santa Maria della Pietà deve funzionare in questo modo è meglio chiuderlo perché di ospedali così si muore. De Luca aveva promesso che non saremmo mai più stati ultimi, ci ha ridotti all’indigenza”.