Cadavere in spiaggia per ore ad Ostia: annegato nell’indifferenza dei bagnanti

Pubblicato il 22 Agosto 2011 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un malore nelle acque di Ostia è stato fatale a Nicola Bangi, 67 anni, morto annegato nonostante i tempestivi soccorsi dei bagnini della spiaggia libera attrezzata del Lungomare Duca degli Abruzzi. La moglie e la figlia che hanno assistito all’accaduto sono state ricoverate in ospedale sotto stato di choc, mentre il cadavere dell’uomo è rimasto in spiaggia per ore coperto da un telo verde e sorvegliato dalla polizia in attesa della Mortuaria.

L’ennesimo dramma per la stagione balneare laziale, che da luglio ha visto 15 persone morire per annegamento tra il litorale ed i laghi nelle vicinanze di Roma. Stupisce nella vicenda l’indifferenza dei bagnanti del litorale romano, che tra la nuotata rinfrescante e la tintarella della vacanza estiva tanto agognata hanno degnato di appena uno sguardo il telo verde che ha celato il corpo dell’uomo steso su un lettino.

Nicola Bangi è annegato due volte: nelle acque del litorale di Ostia, ma soprattutto nell’indifferenza di quanti hanno svogliatamente sbirciato il telo e volutamente ignorato l’uomo, come se la morte in una calda giornata estiva fosse solo uno spiacevole imprevisto e l’occasione per quattro chiacchiere sotto l’ombrellone.