Ostia (Roma): arrestato dirigente polizia, “aiutava clan e pilotava controlli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2016 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA
Ostia (Roma): arrestato dirigente polizia, "aiutava clan e pilotava controlli"

Ostia (Roma): arrestato dirigente polizia, “aiutava clan e pilotava controlli”

ROMA – Antonio Franco, primo dirigente della Polizia di Stato, già a capo del commissariato di Ostia (Roma) e attualmente trasferito nella questura di Lucca, è finito ai domiciliari con le accuse di corruzione, falso ideologico, accesso abusivo al sistema informatico. Secondo l’accusa avrebbe agevolato Mauro Carfagna, amministratore di alcune società che gestiscono le sale giochi del Lido di Ostia e legato a Ottavio Spada (detto “Marco”), che gestirebbe abusivamente un bar situato all’interno di una delle sale slot.

Il dirigente avrebbe pilotato i controlli effettuati dalla polizia nei locali dell’amico, “assicurando un esito favorevole delle procedure amministrative attivate o, comunque, di minore pregiudizio”, contesta il pm Mario Palazzi. L’avrebbe anche informato di verifiche imminenti nelle sue attività, suggerendo pure le “condotte elusive da intraprendere al fine di occultare le irregolarità in atto”.

La notizia viene riportata da Michela Allegri per Il Messaggero che spiega:

Si sarebbe inoltre attivato per consentire all’imprenditore di eludere l’esecuzione di uno sfratto esecutivo, impedendo l’intervento della forza pubblica,  e avrebbe tentato di nascondere la presenza irregolare di Spada nella sala giochi. In cambio delle “gentilezze”, Franco avrebbe ricevuto da Carfagna – attualmente detenuto a Regina Coeli – il pagamento del canone mensile di locazione di un appartamento a Ostia, in via Orlando 52.

Lo stesso Appartamento era usato dal dirigente per incontrarsi con una donna “con cui intratteneva una relazione amorosa”, scrive il gip Simonetta D’Alessandro nell’ordinanza d’arresto. Nell’inchiesta si contano più di dieci indagati, tra cui altri appartenenti alle forze dell’ordine al soldo di Carfagna, definito dagli inquirenti “socialmente pericoloso e inserito in un contesto criminale lidense di indubbio spessore”. È infatti legato a esponenti di spicco dei clan malavitosi che per anni hanno tenuto sotto scacco Ostia. Nell’operazione sono stati indagati anche altri quattro poliziotti del commissariato di Ostia.