Padova, guida ubriaca e uccide una donna: arrestata per omicidio stradale

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2016 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA
Padova, guida ubriaca e uccide una donna: arrestata per omicidio stradale

Padova, guida ubriaca e uccide una donna: arrestata per omicidio stradale

PADOVA – Guida ubriaca in tangenziale, provoca un incidente e causa la morte di una persona: arrestata per omicidio stradale. A perdere la vita nello scontro avvenuto sabato pomeriggio intorno alle 15:30 sulla bretella che da corso Boston, a Padova, porta ad Abano Terme è Paola Rosa tanga, maestra elementare di 58 anni di Limena (Padova).

Ad essere arrestata, spiega Cesare Arcolini sul Gazzettino, è una donna di 51 anni di Abano. La donna stava guidando la sua Bmw Z4 quando si è scontrata frontalmente con la Lancia Y dell’insegnante per cause ancora da accertare. All’alcol test è risultata positiva, con un tasso alcolemico di 2,1 grammi per litro.

IL REATO DI OMICIDIO STRADALE –  La legge n. 41 del 23 marzo 2016 che ha introdotto il reato omicidio stradale è stata approvata definitivamente il 2 marzo scorso dal Senato, dove il governo aveva posto la fiducia, dopo un lungo iter parlamentare. Con le nuove previsioni legislative, l’omicidio stradale è diventato un reato a sé, graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi.

Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.