Padova, sacerdote ricattato da un uomo per il silenzio: tra i due c’era stata una relazione omosessuale

Pubblicato il 2 Ottobre 2010 - 00:07 OLTRE 6 MESI FA

Da alcuni anni, un 45enne disoccupato si sarebbe fatto pagare il silenzio da un sacerdote suo amante con cui aveva una storia ed ora è finito sotto inchiesta per estorsione continuata.

E’ successo a Padova: l’uomo minacciava periodicamente di far trapelare la “liaison dangereuse”. Minacce che nell’ultimo periodo si erano fatte sempre più consistenti e concrete tanto da arrivare anche sulla bocca di qualche parrocchiano e quindi degli agenti della Polizia municipale che hanno condotto le indagini, coordinate dal pubblico ministero Sergio Dini.

L’inizio circa tre anni fa, quando il prete e il suo amante avrebbero preso a frequentarsi. Ma il legame si è ben presto trasformato in incubo per il prelato che in cambio del silenzio doveva corrispondere periodicamente ricariche telefoniche, spese di generi alimentari, piccole somme di denaro: dai 100 ai 150 euro.

Nel tempo, l’estorsione continuata, reato per cui ora il 45enne padovano sarà chiamato a rispondere davanti al giudice, ha fruttato diverse migliaia di euro.

Negli ultimi tempi, l’amante pare che avesse alzato la posta minacciando il sacerdote di mettere al corrente dell’intera vicenda non solo il Vescovo, ma anche i parrocchiani.

Il pm Sergio Dini, incaricato dell’inchiesta oggi chiusa, ha ordinato la perquisizione della casa del 45enne presunto amante del prete. Operazione che ha dato i riscontri che gli inquirenti cercavano, tra cui dei biglietti che il 45enne lasciava nella canonica del prete, in cui raccontava i dettagli della loro relazione, con la minaccia rivolta al sacerdote di farli trovare anche la domenica in chiesa.  L’uomo ora dovrà rispondere dell’accusa di estorsione continuata.