Padova, sputi a vicini marocchini: “Bruciate. Hitler…”
Pubblicato il 1 Giugno 2016 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
PADOVA – Padova, sputi contro una donna marocchina e sua figlia. Non solo, frasi che inneggiavano a Hitler e alla pulizia etnica. Un’aggressione di stampo razzista nel quartiere di Arcella, dove un uomo è scattato contro la vicina e la sua bambina che avevano disturbato il suo riposo, urlando frasi come: “…Uno di giusto aveva fatto pulizia, ma non è riuscito a finire l’opera. Vi ricordo che sono purosangue, non ho paura di nessun marocchino di m… Vi devono bruciare come gli ebrei...”.
Racconta il Gazzettino:
Era il 22 aprile quando a Padova nel quartiere Arcella, il più popoloso e multietnico della città, è scoppiata una brutale violenza xenofoba per una banale lite tra inquilini di un complesso Ater di via Cabrini. Una famiglia marocchina, da vent’anni residente in Italia, è stata aggredita verbalmente e fisicamente da K.B., una padovana di 59 anni. La donna è ora indagata per i reati di apologia dei crimini contro l’umanità, minacce e percosse con l’aggravante della legge Mancino.
Il tutto era avvenuto sulla strada, alla presenza di molti testimoni, e la situazione è degenerata quando la donna ha urlato in faccia alla mamma nordafricana «…Con una pistola ammazzerei lei e il suo marito ciccione…» e l’ha aggredita colpendola a una spalla e tirandole alcuni calci. Il marito è intervenuto a difendere la moglie dalla furia della padovana ed è stato graffiato, ma non è servito a fermarla.
«…Devi tornare a casa tua nel Marocco di m… brutta negra schifosa, marocchina di m…» e alla fine di quest’altra mitragliata di insulti razzisti ha sputato in faccia alla mamma e alla figlioletta. Il marito della signora allora ha estratto dalla tasca dei pantaloni il telefono cellulare e ha chiamato il 112.
In via Cabrini è intervenuta una pattuglia dei carabinieri e i militari sono riusciti a calmare la 59enne.