Padre Pio, spoglie esposte in Vaticano durante Giubileo, dall’8 al 14 febbraio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2015 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
Padre Pio, spoglie esposte in Vaticano durante Giubileo, dall'8 al 14 febbraio

Le spoglie di Padre Pio

CITTA’ DEL VATICANO  – Le spoglie di Padre Pio arrivano in Vaticano: il corpo del santo da Pietrelcina sarà esposto qui durante il Giubileo indetto da papa Francesco. Non sempre, però, ma solo dall’8 al 14 febbraio.

Attualmente i resti del frate cappuccino canonizzato da papa Giovanni Paolo II si trovano nella chiesa di San Pio di San Giovanni Rotondo (Foggia). Questo, infatti, fu il luogo scelto dallo stesso padre Pio, originario della Campania, come luogo di culto, come ci ricorda il Gazzettino. 

“La vita di Padre Pio è contrassegnata di aneddoti, episodi e miracoli che hanno alimentato il suo culto, continuando a farlo, ben oltre il suo indiscutibile carisma. Dopo la riesumazione del 2008, in una prima fase il corpo di San Pio era stato esposto in modo temporaneo, per quasi un anno e mezzo, dal 24 aprile 2008 al 24 settembre 2009, in una teca in vetro nella cripta del vecchio santuario della Madonna delle Grazie. Nella riesumazione, si erano rilevati i primi segni di decomposizione, soprattutto al volto, tanto che San Pio è esposto con una maschera di silicone che ne riproduce le sembianze.

Furono adottati anche altri accorgimenti per la conservazione. Il flusso di pellegrini era stato imponente, circa 9 milioni di presenze secondo i frati cappuccini di San Giovanni Rotondo. La richiesta dei fedeli e dei pellegrini ha poi portato alla decisione di rendere permanente l’ostensione, stavolta nella parte inferiore della chiesa di San Pio progettata dall’archi-star Renzo Piano. A febbraio prossimo il grande appuntamento giubilare in Vaticano, per volontà di Papa Francesco. L’arcivescovo della diocesi locale, mons. Michele Castoro, ha pubblicato una comunicazione giunta da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in cui si rende noto questo «desiderio» del Papa perché San Pio fu un «esempio mirabile di confessore infaticabile, accogliente e paziente» ed «autentico testimone della Misericordia del Padre».

Pertanto la presenza delle sue spoglie sarà «un segno prezioso per tutti i missionari ed i sacerdoti che troveranno forza e sostegno». Inoltre il 13 febbraio Papa Francesco incontrerà i Gruppi di preghiera, un evento di grande rilevanza per la fede legata al frate cappuccino.

(…)  Esattamente un secolo fa, nel 1916, Padre Pio, arrivò a San Giovanni Rotondo. All’epoca c’era solo un convento eremitico isolato mentre a valle c’era un piccolo paesino. Due anni dopo Padre Pio ricevette le stimmate e da quel momento a San Giovanni Rotondo si riversò un flusso immane di persone.

Il frate cappuccino ebbe modo di toccare da vicino lo stato di necessità di quella gente che non aveva luoghi di cura adeguati perché i cittadini del Gargano affrontavano grandi disagi per arrivare a Foggia, con strade e mezzi che allora erano inesistenti. E tutti si affidavano a lui, uomo del Signore, per ogni genere di problema di salute. Così maturò l’esigenza di dare vita ad un ospedale a San Giovanni Rotondo creando nell’ex convento un piccolo ospedale civile con pochi posti letto e due sale operatorie ma andò distrutto nel terremoto del 1938. Dopo questo evento, Padre Pio decise di realizzare il pilastro della sua opera, la Casa Sollievo della Sofferenza, un luogo in cui unire le cure mediche del corpo a quelle dello spirito. Si formò un gruppo di persone, religiosi e laici, impegnati in questa opera. Dopo la guerra, sulla montagna si decise iniziare la costruzione dell’ospedale, con pochi fondi a disposizione poiché il fondo cassa iniziale era solo di quattro milioni di lire.

In parallelo a questa grande impresa, proprio allora nacquero i Gruppi di preghiera. La «clinica» sorse sulla montagna vicina, con il lavoro di centinaia di operai reduci dalla guerra ed animati dal forte spirito di carità inculcato da Padre Pio. Casa Sollievo della Sofferenza fu inaugurata il 5 maggio del 1956: all’epoca era una clinica privata di 250 posti letto, con le branche fondamentali di chirurgia e medicina generale, ostetricia e ginecologia, pediatria, radiologia, laboratori per esami clinici, ortopedia, ambulatori. «Luogo di preghiera e di scienza dove il genere umano si ritrovi in Cristo Crocifisso come un solo gregge con un sol pastore», furono le parole del frate con le stimmate per tenere a battesimo il compimento di questo «grande disegno della Provvidenza». Il sessantennale della fondazione è il terzo grande evento del prossimo anno”.