Palermo, tanti incendi tutti insieme. Forse qualcuno li appicca

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2016 - 17:34 OLTRE 6 MESI FA
Palermo, tanti incendi tutti insieme. Forse qualcuno li appicca

Palermo, tanti incendi tutti insieme. Forse qualcuno li appicca (Foto Ansa)

PALERMO – Palermo, tanti incendi che scoppiano tutti insieme, anche in posti tra loro lontani. Forse qualcuno li appicca. E’ quello che sospetta la polizia di Cefalù, che indaga per incendio doloso. Ed è quello che sospetta il presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. “All’autocombustione credono solo i bambini. E’ una favoletta. Soprattutto se si considera che ci sono state decine di incendi contemporaneamente”, ha detto Antoci, che lo scorso 18 maggio è scampato solo grazie all’auto blindata ad un agguato di mafia.

“Non è possibile che tutta l’Isola prenda fuoco per caso nello stesso momento. Noi, qui al parco faremo la guerra ai piromani. Metteremo telecamere, controlleremo ogni centimetro e se se ne prenderà qualcuno, ci costituiremo parte civile”, ha continuato il presidente del Parco.

La stessa tesi è sostenuta da Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia:

“Può accadere che a Cefalù un incendio divampi ieri sera quando la temperatura era di 24 gradi? Perché in Sicilia gli incendi avvengono sempre di notte? Certo poi il caldo e il vento fanno il resto. Non ho le prove, ma sospetto che dietro i roghi di ieri sera ci siano mani criminali anche perché vengono colpite sempre le zone più pregevoli nella cintura dell’hinterland palermitano”.

A Cefalù gli investigatori seguono la pista dell’origine dolosa nelle indagini sulla causa degli incendi divampati tra il 15 e il 16 giugno. La polizia ha chiesto anche l’intervento della scientifica. L’ipotesi che dietro i roghi ci sia un piano criminale nasce dal fatto che i focolai sono scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani. I piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori.

GLI INCENDI – Un vero inferno di fuoco sta devastando le Madonie, tra Palermo e Trapani, dalla notte del 15 giugno. Le fiamme minacciano le case, con i residenti che vengono sgomberati per non rimanere prigionieri del fumo. A Monreale 50 bambini intossicati dal fumo sono stati portati in ospedale, dopo che la scuola è stata raggiunta dai roghi. Chiuse le autostrade A20 Palermo-Messina tra gli svincoli di Buonfornello a Castelbuono in entrambe le direzioni, perché lambita dai roghi, e A29 Palermo-Mazara del Vallo tra Carini a Cinisi.

E poi ancora strade statali chiuse perché invase dal fumo e intanto i diversi i roghi del maxi incendio, alimentati dal vento di scirocco, continuano a devastare la città. Il vento minaccia le città e i vigili del fuoco, forestali e i volontari della protezione civile continuano a lavorare senza sosta per calmare l’incendio. In azione dieci squadre dei vigili del fuoco, due canadair e due mezzi della protezione civile. A Lascari invece sono state sgomberate le scuole, alcune abitazioni e una casa di riposo. Gli altri comuni colpiti sono Bisacquino, Terrasini e Gratteri.

(Foto Ansa)