Paolo Grassi, ex parà ucciso. Parla testimone: “Killer era una furia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2015 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Grassi, ex parà ucciso. Parla testimone: "Killer era una furia"

Paolo Grassi, ex parà ucciso. Parla testimone: “Killer era una furia”

ANCHORAGE – Il killer di Paolo Grassi, ex parà originario di Varese ucciso ad Anchorage, era una vera e propria furia. A raccontare i momenti dell’omicidio e dell’aggressione è la figlia della donna di 56 anni che ospitava Grassi. Ad aggredire Grassi e la sia amica infatti è stato Alvin Rodriguez Moya, ex compagno della donna, che ha fatto irruzione in casa e ha iniziato a dare in escandescenze. La donna è rimasta ferita, mentre per Grassi non c’è stato nulla da fare.

Roberto Rotondo sul Corriere della Sera scrive che non è chiaro perché Grassi, 33 anni, sposato con l’americana Connie e papà di una bimba di 1 anno, si trovasse nella casa della donna sudamericana:

“La figlia dell’amica di Paolo Grassi, una ragazza di cui non è stata fornita l’età e nemmeno il nome, ha testimoniato alla polizia che domenica, intorno alle ore 2, è andata a dormire, ma è stata svegliata dalle urla provenienti dal soggiorno. La giovane ha visto la madre che litigava con Rodriguez Moya: per difenderla l’ha trascinata nella stanza da letto, e dalla porta ha potuto udire i rumori di una colluttazione nel soggiorno. Moya sembrava una furia: poco dopo ha sfondato la porta della camera da letto e ha accoltellato anche la 56enne, ma non ha infierito perchè impietosito dalle urla della ragazza, come egli stesso avrebbe raccontato alla polizia. La giovane ha infine visto Paolo Grassi, senza vita, sul pavimento del soggiorno, e accanto a lui un tavolino di vetro spaccato. Il presunto omicida rischia l’ergastolo e il giudice di Anchorage ha disposto una cauzione di 1 milione di dollari”.

Grassi era stato un parà della Folgore, a Pisa, e poi si era arruolato nell’esercito americano nel 2012 nella base di Twin Falls, Idaho, e aveva anche prestato servizio a Fort Benning, in Georgia. I funerali dell’uomo si terranno a Varese, come ha dichiarato la sorella maggiore Enrica:

“«Il funerale di Paolo sarà celebrato nella chiesa del suo quartiere di Varese, a Biumo Inferiore ma non abbiamo ancora avuto notizie certe sul giorno del rientro della salma. Sarà comunque seppellito a Tronzano, sul Lago Maggiore, dove abbiamo già la tomba di nostro padre, morto sette anni fa»”.