Papa Francesco: “Nostra crisi è preoccuparsi delle banche mentre gente muore di fame”

Pubblicato il 18 Maggio 2013 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

Papa Francesco: "Nostra crisi è preoccuparsi delle banche mentre gente muore di fame"CITTA’ DEL VATICANO – La crisi è “la gente che muore di fame”, ma di questo “non passa niente”, ma “se calano gli investimenti delle banche si fa una tragedia”. Sono le parole di Papa Francesco che alla folla sottolinea che è “contro questa mentalità che deve andare la Chiesa”. E lo deve fare “con la testimonianza”, perché al mondo – ha aggiunto citando i suoi predecessori – servono “testimoni e non maestri”.

Papa Francesco parla ai movimenti che compongono il mosaico del mondo cattolico e rivolge un invito su tutti: “Uscite, uscite”. Li rimanda “alle periferie dell’esistenza”, sulla falsa riga di quanto raccomandato ai cardinali all’indomani della sua elezione. Ma con un’enfasi che fa di questo suo discorso – durato 38 minuti, il più lungo finora del suo pontificato – un manifesto dell’impegno cattolico nel mondo.

“Uscendo – ha aggiunto – può capitare un incidente, ma io preferisco una Chiesa incidentata a una Chiesa malata perché chiusa, come una stanza che non vede aria per un anno intero”. Una Chiesa incastrata “nelle sue insicurezze, in strutture caduche” che imprigionano Cristo stesso: “A volte – ha detto il Papa – se lo sentiamo bussare non è perché vuole entrare, ma perché vuole uscire e noi non glielo lasciamo fare”.