Parentopoli e assunzioni a chiamata diretta all’Ama, la procura di Roma apre un fascicolo

Pubblicato il 9 Dicembre 2010 - 13:13 OLTRE 6 MESI FA

Le assunzioni a chiamata diretta dell’Ama, la municipalizzata che si occupa della raccolta di rifiuti, finiscono al vaglio della procura di Roma. Un fascicolo processuale è stato aperto oggi sulla base di notizie di stampa. Abuso d’ufficio il reato ipotizzato, per il momento contro ignoti.

Il fascicolo è affidato al pool di magistrati, coordinato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, specializzato in reati contro la pubblica amministrazione. Come già avvenuto per la cosiddetta ‘parentopoli’ all’Atac, anche per il caso delle circa 1400 assunzioni tramite chiamata diretta sarà acquisita dalla magistratura tutta la documentazione relativa.

La questione Ama è stata al centro di una serie di roventi polemiche da parte dell’opposizione in Campidoglio. Il tutto ha avuto origine dalla remissione dell’incarico da parte di Giancarlo Marinelli, capo della scorta del sindaco Gianni Alemanno, dopo la pubblicazione di notizie riguardanti, tra l’altro, l’assunzione del figlio Giorgio all’Atac, e della figlia Ilaria all’Ama. Polemiche a cui Alemanno ha risposto sostenendo: ”non mi occupo di assunzioni”. Intanto, in procura, è attesa la documentazione relativa alle 850 assunzioni, con chiamata diretta, fatte dall’Atac. Anche in questo caso il fascicolo, sempre per abuso d’ufficio, e’ contro ignoti.

Anche la Corte dei conti ha aperto un fascicolo: ”Abbiamo aperto un fascicolo di inchiesta in base a notizie di stampa. Siamo proprio alle battute iniziali e confermo che l’inchiesta e’ solo sulla base delle notizie giornalistiche”, ha detto Procuratore del Lazio della Corte dei Conti, Pasquale Iannantuono.

”Ovviamente siamo interessati alla vicenda – ha aggiunto Iannantuono – però al momento non abbiamo materiale specifico su cui indagare. L’unica cosa certa e’ che stiamo richiedendo alle amministrazioni interessate tutti i documenti sulla vicenda. Non appena arriveranno, li valuteremo”. Secondo quanto si apprende l’inchiesta potrebbe estendersi anche ad altre aziende legate agli enti locali.