Parma, procura chiede il sequestro dell’inceneritore in costruzione

Pubblicato il 31 Agosto 2012 - 21:34| Aggiornato il 1 Settembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

PARMA – Federico Pizzzarotti, durante la campagna elettorale che l’ha portato ad essere eletto a sindaco di Parma, aveva promesso di bloccare la realizzazione dell’inceneritore alle porte della città, uno dei temi più cari al movimento guidato da Beppe Grillo.

Ora la Procura di Parma ha chiesto il sequestro preventivo del cantiere dell’inceneritore di Parma che Iren ha in costruzione in località Ugozzolo. Nell’atto presentato al Gip, che deciderà nei prossimi giorni, si ipotizzano i reati di abuso edilizio e abuso d’ufficio. Nel fascicolo, aperto dal procuratore Gerardo Laguardia e dalla Pm Roberta Licci, figurerebbero dieci indagati: i vertici della multiutility e alcuni dirigenti del Comune e della Provincia di Parma.

Gli accertamenti della Guardia di Finanza di Parma, come già evidenziato dalla Commissione europea, avrebbero sottolineato il fatto che Enia, la società poi confluita in Iren, non ha indetto alcuna gara pubblica per progettare l’impianto: da qui l’ipotesi di abuso d’ufficio. Le Fiamme Gialle avrebbero rilevato anche l’assenza di alcune autorizzazioni edilizie, come il mancato pagamento al Comune degli oneri di urbanizzazione. Sulle due questioni al centro dell’inchiesta, nei mesi scorsi si era espresso il Tar di Parma che aveva però dato ragione a Iren, annullando il fermo del cantiere deciso in precedenza dalla Giunta dell’ex sindaco Pietro Vignali. Ora la parola passa alla giustizia penale e al Gip Maria Cristina Sarli.

Solo tre giorni fa, Iren annunciava per l’impianto ”l’entrata in funzione per la fine dell’anno”.