Nel bosco trovato l’anello di fidanzamento, Melania l’ha perso o l’ha tirato contro l’assassino?

Pubblicato il 13 Maggio 2011 - 09:09| Aggiornato il 20 Aprile 2018 OLTRE 6 MESI FA
Melania Rea

ASCOLI PICENO – Un diamante solitario, classico anello di fidanzamento, è l’ultima sorpresa spuntata dal boschetto di Ripe di Civitella dove Melania Rea è stata uccisa. Una scena del crimine che si arricchisce di un nuovo, importante dettaglio e che spiega come in una sequenza come potrebbe essersi svolto l’omicidio. Il brillante è stato trovato vicino al corpo e secondo gli inquirenti potrebbe essersi sfilato da solo dal dito della vittima nei momenti concitati del delitto. Oppure, ipotesi più interessante, potrebbe essere stata Melania stessa a toglierlo e tirarlo contro il suo aggressore.

Come sono andate le cose quel 18 aprile, quindi? Comunque siano stati gli ultimi minuti di Melania, l’anello fa immaginare una scena concitata: ma prevale l’idea che sia stata lei a lanciarlo. Più volte è stato detto che dall’analisi delle ferite non ci sarebbero molti segni di autodifesa, come se Melania si fidasse del suo aggressore o comunque non si aspettasse le coltellate. Difficile quindi immaginare che, in mancanza di una difesa agguerrita, quell’anello si sia sfilato da solo.

Potrebbe quindi averlo lanciato lei. Perché? Contro chi una donna, durante un litigio, arriva a tirare l’anello di fidanzamento, simbolo di un amore e di un matrimonio che sappiamo in crisi? Quel brillante, se non bastassero gli altri dettagli, è un’ulteriore conferma che la pista da seguire è quella passionale.