Partanna Mondello (Palermo): bimbo imita Spiderman, muore soffocato da una corda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2014 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA

Partanna Mondello (Palermo): bimbo imita Spiderman, strozzato da una cordaPALERMO – Un bambino di tre anni è morto soffocato da una corda mentre guardava la tv, per imitare Spiderman. E’ accaduto a Partanna Mondello (Palermo).

Guardava la televisione quando a un certo punto, per imitare il suo eroe, P.A. si è stretto una corda della tenda intorno al collo e ha tentato di saltare. Un gesto che gli è stato fatale: è arrivato morto al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo. A trasportarlo sono stati i genitori.

Abitava con la famiglia in via Pandora 4 a Partanna Mondello. In ospedale sono arrivati carabinieri e polizia. A trovare in casa il bambino è stato il nonno che ha prestato le prime cure al nipote. Il bimbo sarebbe sfuggito al controllo, ha raccontato, mentre stava vedendo la televisione.

“Stava assistendo a un film di Spiderman”, hanno raccontato i genitori ai militari. I rilievi compiuti dalla scientifica dei carabinieri hanno avvalorato l’ipotesi dell’incidente. Nella stanza è stata esaminata la cordicella con la quale il bambino è rimasto soffocato. I genitori sconvolti hanno raccontato tra le lacrime agli investigatori che il loro figlio era davanti la televisione. Poi improvvisamente non lo hanno sentito più ridere e sono accorsi per vedere cosa fosse successo. E si sono trovati di fronte alla macabra scena. Hanno tentato di rianimarlo.

ParMa per il bambino non c’era più nulla da fare. Ammonisce Santa Raspanti, psichiatra dell’Asp 6: “Non ci siamo ancora resi conto della potenza della multimedialità che è ormai assolutamente considerata la realtà nella quale tutte le emozioni vengono vissute e mediate soprattutto nella mente dei bambini e dei giovani che fanno fatica a distinguere la realtà dell’immaginario”.

“E’ fondamentale la mediazione della figura adulta nella fruizione degli strumenti televisivi – aggiunge – e del computer per sottolineare continuamente la differenza tra le immagini e le fantasie emulative percepite soprattutto dai bambini. Evitando la continua esposizione alla violenza e alle fantasie grandiose che una personalità non ancora strutturata può tendere a considerare a portata di mano”..