Pavia, guerra ai writers: supermulte a chi imbratta i muri

Pubblicato il 30 Agosto 2011 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA

PAVIA – Vita dura per i vandali. Chi danneggia il centro storico e luoghi di interesse storico, in particolare con dipinti e “tag”(le firme lasciate sui muri dai writers, ndr) d’ora in poi dovrà stare molto attento. A partire da Pavia, ma l’ha seguita a stretto giro di posta anche Milano, le pene sono diventate molto più severe. Ed esemplari, con l’introduzione dei lavori socialmente utili per “ripagare” la comunità del danno subito.

Il primo è stato il sindaco della città della Certosa, Alessandro Cattaneo, che ha deciso di denunciare due giovani writers finiti a processo con l’accusa di avere deturpato i muri del centro storico. I due ragazzi, che hanno 21 anni e risiedono uno a Pavia e l’altro a Casorate, erano stati sorpresi a imbrattare con vernice rossa i muri di alcuni edifici in via Calchi, via Langosco, vicolo Santa Clara, via Lotario e corso Garibaldi.

I vigili urbani li avevano identificati e il sindaco di Pavia li aveva querelati. Il Comune si è costituito parte civile e nel frattempo ha assegnato ai due giovani lavori socialmente utili per riparare al danno, sia fisico (il costo annuale per ripulire le scritte dai muri destinato dal Comune è ingente) e di immagine per la città.

Sull’esempio della vicina Pavia, anche Milano si è poi mossa per risolvere il persistente problema, portando in Consiglio comunale un progetto di legge contro i “graffitari”. Lo ha presentato Riccardo De Corato, l’ex vicesindaco e deputato del Pdl. La proposta prevede un aumento di multe e pene per i writers, con l’introduzione di un’imposta erariale di consumo sulla vendita degli spray, per finanziare la pulitura dei beni danneggiati.

Se il progetto diventerà legge, chi imbratta beni di interesse storico-architettonico dovrà pagare 10 mila euro (attualmente sono 3 mila), che per i recidivi diventeranno 20 mila (oggi sono 10 mila). Chi rovinerà un luogo storico rischierà due anni di carcere (al momento se ne può fare al massimo uno).

E la sospensione di queste pene dovrà essere subordinata allo svolgimento di lavori socialmente utili. Oltre alle multe e alle pene, crescerà anche il prezzo degli spray: le bombolette saranno soggette a una tassa di 2 euro ogni 100 millilitri di prodotto, che finiranno in un fondo per il ripristino dei beni danneggiati, a partire da quelli di interesse storico-architettonico.