Pd, deputato Genovese libero ma non tornerà alla Camera

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2015 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA
Pd, deputato Genovese libero ma non tornerà alla Camera

Pd, deputato Genovese libero ma non tornerà alla Camera

MESSINA – Torna libero il deputato Pd Francantonio Genovese ma non potrà allontanarsi da Messina e quindi non potrà tornare a sedere sui banchi di Montecitorio. Genovese è tornato giovedì in libertà dopo 19 mesi fra arresti domiciliari e restrizione in carcere per truffa e frode fiscale nell’ambito di una inchiesta della Procura di Messina sui “corsi d’oro” nella formazione professionale in Sicilia.

Giovedì pomeriggio è stato notificato a Genovese nella sua casa di Ganzirri il provvedimento che gli restituisce la libertà. Permane però l’obbligo di dimora e il deputato non potrà allontanarsi da Messina. La difesa si sta comunque attivando per chiedere la revoca dell’ulteriore provvedimento che ne impedisce lo svolgimento delle sue funzioni di parlamentare.

Nei mesi scorsi, quando la Cassazione respinse il ricorso della difesa per far uscire Genovese dal carcere, i giudici fecero nella sentenza un ritratto di Genovese e dei reati di cui è accusato.

La gravità dei fatti è, ad avviso della Cassazione, “espressione di evidente professionalità e di una salda e stabile rete di collegamenti utili alla prosecuzione delle attività criminose” e “denota un concreto e ancora attuale pericolo di reiterazione e, dunque, la assoluta sussistenza di esigenze che giustificano la custodia in carcere”.

Nei verdetti, la Cassazione ricordò – sulla scia di quanto contestato dai giudici di merito – che Genovese ha “la disponibilità di copiose provviste, non compatibili con la sua apparente posizione reddituale, movimentate su conti esteri tramite società aventi sede nei cosiddetti paradisi fiscali, la cui origine e le dinamiche di accumulo nono sono state ancora accertate”.

Inoltre, l’ex parlamentare ha effettuato “prelevamenti per milioni di euro sui predetti conti registrati nel corso degli anni, oltre undici milioni di euro tra il 2004 e il 2012” somme che “Genovese ha introdotto in Italia al di fuori di ogni controllo”. Si ricorda anche la “pendenza di un procedimento per riciclaggio collegato all’evasione fiscale, nel quale vi è richiesta di rogatoria”.