Perugia: Danielle Claudine Chatelain morta in casa. Presa…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2016 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA
Perugia: Danielle Claudine Chatelain morta in casa. Presa...

Perugia: Danielle Claudine Chatelain morta in casa. Presa… (foto d’archivio)

PERUGIA – Danielle Claudine Chatelain trovata morta in casa a Perugia. Per l’omicidio è stata fermata la sua badante, Renata Kette. L’accusa, scrive l’Ansa, è di omicidio in conseguenza di percosse. La donna fermata è una 53enne apolide ma originaria dell’Albania che era con la donna trovata morta. La donna è stata rinchiusa nel carcere del capoluogo umbro. Lo ha appreso l’Ansa dal difensore della donna, avvocato Saschia Soli. La persona fermata è un’amica della figlia della vittima, a sua volta morta da qualche tempo, dopo una malattia. Di tanto in tanto la donna faceva compagnia all’anziana vittima, una donna di 73 anni.

Non è ancora chiaro cosa sia esattamente successo stamani nell’abitazione: la persona fermata si è infatti avvalsa della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio con gli inquirenti. Al momento non sarebbe stata formulata una contestazione specifica del fatto. Le ferite riscontrate sul corpo della vittima, in particolare sul tronco, sono state comunque considerate non compatibili con una caduta accidentale dalle scale.

Enzo Beretta su Umbria 24 è prodigo di dettagli:

Secondo la procura di Perugia l’anziana, 72 anni, è stata malmenata dalla straniera, compagna della figlia morta della vittima che abitava nel palazzo in cui si è consumato il delitto. Si tratterebbe – secondo una prima ricostruzione – di una lite finita male. Poi è stata la stessa albanese a chiamare il 112.

L’interrogatorio Nel corso dell’interrogatorio la 53enne indagata, difesa dall’avvocato Saschia Soli, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il faccia a faccia con gli inquirenti è durato poco: qualche minuto per alzare il muro davanti al pm Giuseppe Petrazzini e al vicequestore Marco Chiacchiera della squadra mobile.

La difesa Stando ad una prima ricostruzione degli investigatori la lite sarebbe avvenuta nei pressi di alcune scale. Lì è stato trovato il cadavere di Daniela, così era conosciuta la donna di origini svizzere nel quartiere. Nessuna dichiarazione da parte dell’avvocato Saschia Soli: «E’ una questione tutta da chiarire. Per il momento non entro nel merito della vicenda». Renata Kette è già conosciuta dalle forze di polizia per alcuni precedenti penali.