Pescara, Antonietta Di Giulio muore dopo puntura antibiotico Rocefin

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Aprile 2015 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Antonietta Di Giulio prende Rocefin, antibiotico, e muore

Antonietta Di Giulio prende Rocefin, antibiotico, e muore

PESCARA – E’ morta dopo una puntura di Rocefin, l’antibiotico che la donna aveva già assunto a marzo e che le avevano prescritto per curare la bronchite prima al pronto soccorso di Pescara, dove era andata lunedì pomeriggio rifiutando il ricovero in ospedale.

Un malessere improvviso e il cui nesso con l’assunzione del farmaco è tutto ancora da dimostrare, ma che di fatto nel primo pomeriggio di giovedì 16 aprile Antonietta Di Giulio, 77 anni di Francavilla, in provincia di Chieti, ha manifestato ai familiari dicendo che non riusciva più a respirare dopo l’iniezione.

Una situazione apparsa immediatamente grave alla famiglia, come riporta il Centro.

Erano le 14,30 secondo quanto ricostruito dai famigliari. Ma in via Aventino l’ambulanza, dopo le ripetute chiamate al 118 da parte della figlia, sarebbe arrivata tre quarti d’ora dopo, alle 15.15, quando la donna era già in arresto cardiaco. Una volta sul posto i sanitari del 118 arrivati da Chieti in 8 minuti (è questa la loro versione) dopo aver constatato che non erano disponibili le ambulanze da Francavilla, Pescara e Ortona, dopo una ventina di minuti di massaggi cardiaci e manovre con il defibrillatore, sono riusciti anche a rianimarla prima di partire d’urgenza alla volta dell’ospedale di Chieti. Ma lì, una volta al pronto soccorso, Antonietta Di Giulio è morta.

Come e perché dovrà chiarirlo la magistratura a cui la famiglia di Antonietta Di Giulio, e in particolare la figlia Annalisa Verna, chiede chiarezza nell’esposto contro ignoti presentato proprio ieri sera ai carabinieri. In sostanza, a parte le cause del decesso che i primi soccorritori hanno spiegato con lo shock anafilattico seguito all’iniezione di antibiotico (che la donna aveva peraltro assunto a marzo), la famiglia contesta la tardività dell’intervento di soccorso precisando che già alla prima chiamata avevano segnalato all’operatore l’insufficienza respiratoria che la donna stava manifestando con un affanno crescente e un dolore al petto.

Di fatto Antonietta Di Giulio è morta poco dopo, al pronto soccorso di Chieti. Il sostituto procuratore di Chieti, Giuseppe Falasca, disporrà quasi certamente oggi l’autopsia per chiarire le cause della morte e se questa sia imputabile al ritardo nella gestione dell’urgenza. La famiglia chiede il sequestro delle registrazioni per ricostruire con precisione la tempistica del soccorso e se c’è un nesso con la morte della 77enne.