Petaloso: bimbo inventa parola, Accademia Crusca risponde…

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 24 Febbraio 2016 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA

FERRARA – Petaloso, parola che indica un fiore con molti petali. Una margherita, ad esempio, è petalosa, un papavero invece no. Questa la nuova parola che un bambino di una scuola elementare di Copparo, in provincia di Ferrara, ha inventato. La sua maestra, Margherita Aurora, avrebbe potuto segnare l’errore e penalizzare l’allievo e invece ha scelto una strada diversa. La maestra Margherita ha inviato la parola inventata dal suo allievo all’Accademia della Crusca per chiedere un parere e la risposta dell’istituto che custodisce la lingua italiana è arrivata.

A raccontare la storia della nuova parola inventata dal bambino è proprio la maestra Margherita Aurora, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato le foto in cui mostra la lettera ricevuta dall’Accademia della Crusca in cui viene spiegato che la parola petaloso potrebbe essere corretta, ma per entrare nel dizionario ha bisogno di diventare di uso comune per molte persone.

“Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi, un mio alunno ha scritto di un fiore che era “petaloso”. La parola, benché inesistente, mi é piaciuta, così ho suggerito di inviarla all’Accademia della Crusca per una valutazione. Oggi abbiamo ricevuto la risposta, precisa ed esauriente. Per me vale come mille lezioni di italiano. Grazie al mio piccolo inventore Matteo”.

Ed ecco la risposta che l’Accademia della Crusca ha inviato al piccolo Matteo:

“Caro Matteo,

la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano come sono usate parole nello stesso modo. La tua parola è bella e chiara, ma come fa una nuova parola a entrare nel vocabolario? Una parola entra nel vocabolario se tante persone la usano e la capiscono e tante persone cominceranno a dire e scrivere “Com’è petaloso questo fiore!” o come suggerisci tu “Le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”. Non sono gli studiosi a decidere quali parole nuove sono elle o brutte, utili o inutili. Quando una parola nuova è sulla bocca di tutti (o di tanti) allora lo studioso capisce che quella parola è diventata una parola come le altre e la mette nel vocabolario”.

Una lettera chiara ed esauriente che risponde direttamente al piccolo inventore di petaloso, cogliendo poi anche l’occasione di suggerire la lettura di Drilla di Andrew Clemens, la storia di un bimbo che decide di chiamare la penna con un nuovo nome, drilla. Storia che potrebbe ricordare la nascita di petaloso, aggettivo che dopo la diffusione su Facebook potrebbe ben presto entrare nella nostra quotidianità.

(Foto Facebook/Margherita Aurora)