Piazza La Loggia, Lega Nord attacca presenza comunità islamica sul palco

Pubblicato il 28 Maggio 2017 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA
Piazza La Loggia, Lega Nord attacca presenza comunità islamica sul palco

Piazza La Loggia, Lega Nord attacca presenza comunità islamica sul palco

BRESCIA – “Siamo musulmani ma siamo bresciani. Apparteniamo ad una città che ci ha accolto e il 28 maggio è anche il nostro 28 maggio. Siamo qui in punta di piedi e non vogliamo fare un’invasione, ma tendere la mano”: così una studentessa musulmana di 21 anni, Batul Alsabagh, iscritta all’università Cattolica di Brescia e rappresentante del centro islamico locale, è intervenuta dal palco a Brescia per la commemorazione della Strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974. “Chi fa esplodere bombe lo fa per dividere, e distruggere il futuro”.

La presenza della comunità islamica è stata però contestata dalla Lega Nord e dal centro destra. “E’ una vergogna. Cosa c’entra con la strage bresciana?” aveva gridato il centro destra per voce dell’assessora regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali, della Lega Nord, all’annuncio della presenza dei musulmani. A lei ha risposto Damiano Galletti della Cgil: “E’ un bene che la comunità islamica condivida il nostro No al terrorismo ed è importante dare voce agli islamici che condannano il jihadismo”. per questo sono stati invitati sul palco dagli organizzatori.

La 43ma cerimonia di commemorazione si è aperta con 8 rintocchi di campane, tanti quanti i morti della strage (i feriti furono 102). Un lungo applauso ha accompagnato il corteo guidato dai familiari delle vittime e rappresentanti delle istituzioni. Il corteo ha sostato davanti alle stelle collocate nel punto in cui esplose l’ordigno. Alla cerimonia era presente anche Franco Castrezzati, il sindacalista che stava parlando sul palco al momento dello scoppio.

Il 43mo anniversario della strage di Piazza della Loggia arriva alla vigilia del processo di Cassazione che, il prossimo 22 giugno, dovrà decidere su Maurizio Tramonte e Carlo Maria Maggi, condannati all’ergastolo dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano. “La verità storica è emersa, ora aspettiamo che venga definita anche la verità giudiziaria” ha detto Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari vittime della Strage. Per il sindaco di Brescia Emilio Del Bono “non dovrebbero arrivare sorprese dalla Cassazione. Penso che seppur molto tardiva e incompleta anche la verità giudiziaria arriverà a breve e farà credere nella giustizia questa città che non ha mai mollato”.