Pietro Grasso, busta sospetta: oggetto ferro in scatola e lettera minacce

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2014 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Grasso, busta sospetta: oggetto ferro in scatola e lettera minacce

Pietro Grasso (Foto Ansa)

PALERMO – Un oggetto di ferro in un contenitore giallo e una lettera di minacce indirizzate a Pietro Grasso sono state intercettate il 23 aprile alle Poste di Palermo. La busta sospetta riportava l’indirizzo della casa a Palermo del presidente del Senato.

Romina Marceca scrive su Repubblica Palermo:

“La busta è stata aperta dagli artificieri della polizia su disposizione della magistratura, l’oggetto che in un primo momento era sembrato un proiettile, è stato sequestrato dagli uomini della squadra mobile insieme con la busta. Si tratta di una capsula in vetro con della polvere sospetta e di un aggetto di metallo che ha fatto scattare l’allarme. Dentro anche una lettera con frasi minacciose. Il tutto viene analizzata con attenzione dagli investigatori”.

La busta sospetta arriva pochi mesi dopo le dichiarazioni di Gioacchino La Barbera, collaboratore di giustizia che ha rivelato un attentato organizzato 20 anni fa ai danni di Grasso, durante il processo sulla trattativa Stato-mafia:

“L’allora giudice a latere entrò nella black list di Cosa nostra dopo la conferma in Cassazione della sentenza del Maxiprocesso. «C’era già l’esplosivo e il telecomando – ha detto La Barbera – Grasso doveva venire a Monreale, e lì doveva avvenire l’attentato. Facemmo un sopralluogo, ma poi non se ne fece più nulla». Le indagini di polizia e procura non escludono che dietro quella busta gialla ci sia la mano di Cosa nostra”.