Pietro Maso indagato per estorsione alle sorelle

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Gennaio 2016 - 16:26 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Maso indagato per estorsione alle sorelle

Pietro Maso indagato per estorsione alle sorelle

VERONA – Pietro Maso di nuovo indagato, stavolta per un tentativo di estorsione nei confronti delle sorelle Nadia e Laura. Secondo l’agenzia Ansa la Procura di Verona ha iscritto Pietro Maso nel registro degli indagati con l’accusa di tentata estorsione nei confronti delle sorelle. Nel 1991 Maso con la complicità di tre amici massacrò a Montecchia di Crosara i genitori. Oggi l’uomo ha 44 anni e è uscito dal carcere nel 2013 dopo aver scontato la condanna a 30 anni e due mesi di reclusione inflittagli dalla Corte d’assise. L’avvocato delle due donne però dice altro:

La notizia del nuovo fascicolo aperto a suo carico, come riporta il Corriere del Veneto, è stata confermata dal procuratore Mario Giulio Schinaia. “Si tratta – ha precisato – di una inchiesta avviata sulla base dei contenuti di un esposto presentato direttamente dalle parti lese”.

“Più volte Pietro Maso avrebbe chiesto alle sorelle delle somme di denaro”, continua Schinaia. La vicenda viene seguita direttamente dal pm Giovanni Pietro Pascucci.    Dopo l’uscita dal carcere Maso si sarebbe rivolto alle sorelle per reclamare una parte dell’eredità dei genitori, che lui stesso uccise nell’aprile del 1991.

Le indagini su Maso seguono di pochi giorni una intervista pubblicata da Chi nella quale affermava di non aver ucciso i genitori per denaro, “perchè i soldi li avrebbe avuti lo stesso”, e rivelava di aver ricevuto tre anni fa una telefonata da Papa Francesco a cui aveva scritto una lettera.

Il legale delle sorelle però dice altro: “Il tentativo di estorsione messo in atto da Pietro Maso non è stato fatto nei confronti delle sorelle. L’eredità dei genitori, quindi, non c’entra. Hanno saputo, casualmente, di una richiesta fatta dal fratello ad un’ altra persona, con toni estorsivi, violenti, che le ha convinte ad avvisare del fatto i carabinieri”. Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Agostino Rigoli, legale delle sorelle di Pietro, Nadia e Laura Maso.