Porto Recanati: Christina Marin, ballerina romena, massacrata in spiaggia

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA

PORTO POTENZA PICENA (MACERATA) – In Italia da un mese appena, un lavoro da entreneuse in un night di Porto Recanati, un monolocale in affitto in una delle palazzine del lungomare di Porto Potenza Picena, a Lido Bello. Andrea Christina Marin, ballerina romena, 24 anni ancora da compiere, ha trovato la morte nel posto dove forse cercava di farsi una vita nuova: una morte orribile, il cranio sfondato con un oggetto contundente, il volto sfigurato, un sacchetto di plastica infilato in testa prima di essere semisepolta lungo la spiaggia, due cordoli di sabbia attorno al cadavere, come in una tumulazione improvvisata o uno strano rituale.

Per i carabinieri, e la procura di Macerata, un delitto ancora tutto da decifrare: un omicidio passionale, il raptus di un cliente del night, un regolamento di conti, una vendetta del racket della prostituzione. Del passato di Andrea Christina si sa poco: era incensurata, viveva sola, in casa era tutto in ordine e non c'era droga, e i compagni di lavoro non hanno raccontato granche'.

Del resto, l'esistenza delle entreneuse di provincia (''quasi sempre anche prostitute, nei prive' degli stessi night'' chiosa un investigatore) segue un copione piuttosto standard: il lavoro di notte, 'ballando' per uomini di ogni eta' e portafoglio – dal piccolo imprenditore all'operaio – il rientro a casa all'alba, a volte del denaro da versare a chi ti ha procurato il posto ed e' pronto a trasferirti altrove, quando i clienti si stancano e i gestori dei locali chiedono facce nuove.

Quello di Andrea Christina era un volto minuto, i capelli tagliati lisci a meta' lunghezza, gli occhi grandi, un fisico esile, 35-40 kg, di cui una persona di media robustezza potrebbe aver avuto ragione facilmente anche da sola. Stando a una prima ricostruzione, la giovane sarebbe stata aggredita prima di entrare in casa, al dodicesimo piano del residence, o nell'ascensore del palazzo: macchie di sangue sono sia sul pianerottolo sia nel vano ascensore.

Forse l'assassino o gli assassini la aspettavano nascosti nel buio, o forse l'omicida e' salito al piano insieme a lei, l'ha colpita, e poi l'ha portata in spiaggia, abbandonando il corpo ormai senza vita: indosso un maglione grigio con il cappuccio, una minigonna, scarpe da ginnastica chiare e calze a rete, le chiavi e i documenti in tasca, nessun segno evidente di violenza sessuale.

Sara' pero' l'autopsia, disposta dal pm Stefania Ciccioli, a stabilire cosa e' successo e se la ragazza e' stata massacrata con una pietra o un altro oggetto pesante, non ancora ritrovato. Alla luce delle fotoelettriche dei vigili del fuoco si cerca ancora in spiaggia, mentre si raccolgono le testimonianze dei condomini.

Ad accorgersi della presenza del cadavere e' stato un anziano vicino di casa, uscito di mattina presto a passeggiare con il cane. Impronte di scarpe sono state repertate lungo un muretto che dalla spiaggia conduce alla strada, ma non e' detto che siano quelle di chi ha ucciso. Bocche cucite al night 'Play' di Scossicci di Porto Recanati, dove presto, inevitabilmente, Andrea Christina, che avrebbe festeggiato il compleanno il 7 febbraio, verra' rimpiazzata da un'altra ballerina.