Querelò Maroni, pensionato si oppone all'archiviazione

Pubblicato il 18 Luglio 2011 - 17:38 OLTRE 6 MESI FA

BERGAMO, 18 LUG – Non si da' per vinto Aldo Flora, 67 anni, il pensionato di Alessandria che, all'indomani del raduno della Lega Nord a Pontida (Bergamo), ha presentato alla Procura di Bergamo una querela nei confronti del ministro dell'Interno Roberto Maroni e dei ministri Bossi e Calderoli, per vilipendio alla Costituzione, istigazione a sentimenti antinazionali e alto tradimento, dopo che Maroni, nel suo intervento, aveva parlato di secessione.

Il 6 luglio scorso il pubblico ministero Giancarlo Mancusi ha chiesto al gip l'archiviazione del caso e oggi Flora si e' presentato in Procura per fare opposizione. ''Simili atteggiamenti da parte di tre ministri che hanno giurato fedelta' alla Repubblica sono intollerabili'', ha spiegato durante un presidio organizzato a Bergamo davanti alla statua di Francesco Nullo e sostenuto dall'Italia dei Valori. Secondo il pm, le parole utilizzate da Maroni ''non appaiono univocamente eversive o apologetiche di condotte criminose, potendo decodificarsi nella prospettiva di una valorizzazione dell'autonomia locale, legittima e costituzionalmente compatibile'', per cui ''non si ravvisano fatti lesivi dell'unita' dello Stato, ne' atti di vilipendio nei confronti della Repubblica''. ''La magistratura, verso cui nutro grande rispetto, ha ritenuto di dare un'interpretazione di questo genere – conclude Flora – Non voglio entrare nel merito, ma resta il fatto che simili atteggiamenti restano intollerabili''.