Raffaele Sollecito, petizione online: “No opinionista in tv”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2016 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA
Raffaele Sollecito, petizione online: "No opinionista in tv"

Raffaele Sollecito, petizione online: “No opinionista in tv”

ROMA – Raffaele Sollecito opinionista a Mediaset? Su Change.org è partita una petizione online per evitare che l’ex imputato per il processo Meredith, definitivamente assolto, possa commentare per TgCom episodi di cronaca. Ecco il testo della petizione che, martedì alle 15, ha raggiunto oltre 10mila sostenitori. E’ indirizzata al direttore di TgCom Paolo Liguori e a Pier Silvio Berlusconi:

Caro Direttore, è vero: Raffaele Sollecito, condannato in primo e secondo grado, è stato infine assolto dall’accusa di avere partecipato nel 2007 all’omicidio di Meredith Kercher. Ora, senza entrare nel merito delle motivazioni della sentenza che non mi pare confermino ‘oltre ogni ragionevole dubbio’ la non colpevolezza dell’imputato, mi pare di ricordare che Lei non è noto per i giudizi particolarmente benevoli nei confronti della magistratura tanto che addirittura nel 2009 ha ricevuto una condanna al risarcimento di 25 mila euro per aver commentato la sentenza dell’arresto di Marcello Dell’Utri paragonando l’operato dei giudici torinesi a quello delle milizie serbe nei confronti della popolazione bosniaca. Nel caso di specie invece mostra un atteggiamento opposto, parendo apprezzare l’operato della magistratura e rilascia la seguente dichiarazione:«Sollecito è stato definitivamente assolto anche dalla Cassazione, è stato in carcere, ha affrontato tutti i gradi del processo: conosce la macchina della Giustizia meglio di tutti noi e ci racconterà anche il suo calvario. A volte quando guardo la televisione mi chiedo: quella è una criminologa? È una bella ragazza, lo vedo anch’io, ma dove si prende il diploma di criminologa? Io mi sento molto come Sollecito e se lui è uno specchietto per le allodole, allora lo sono anch’io».

Caro Direttore, ammettiamo pure per un solo attimo che chi affronta un processo possa essere un “esperto di giustizia” (mah!?). Non mi risulta, però, che non vi siano titoli di studio conseguibili e valutabili in materia di criminologia. Se poi vedere una donna che lavora in tv Le fa venire in mente solo una qualità estetica, in certa misura apparendo le Sue parole quasi discriminatorie, il sentimento personale e per carità, legittimo, che La avvicina a Sollecito è distante dal rispecchiare il sentimento di profonda indignazione che si avverte quando si pensa a un omicidio di rara efferatezza che ad oggi rimane privo di un colpevole. Caro Direttore, Le chiedo di ripensare alla decisione di dare a Sollecito il ruolo di commentatore nel programma ‘Il Giallo della settimana’ trasmesso da TgCom24 anche per rispetto di coloro, e sono tanti, che non possono e non potranno mai permettersi un avvocato come Giulia Bongiorno e non avranno mai la chance di andare in tv a parlare del proprio ‘calvario’. Serve più rispetto per la memoria delle vittime. Caro Direttore, ci rifletta.